La Cronaca Nuovo Quotidiano di Rimini: Il giudice deciderà il 9 gennaio, dopo aver sentito le vittime. Il giovane rischia la revoca del permesso di soggiorno / Linea dura contro il violento / Oltre alla poliziotta il marocchino picchiò anche due carabinieri / La difesa chiede l’affidamento ai servizi sociali, la Procura dice No
RIMINI – Prima aveva molestato alcune donne al Parco Cervi. Poi aveva pestato, insieme a due connazionali, una poliziotta che era intervenuta in difesa delle signore. E le aveva dato tante di quelle botte che l’agente, Margherita Buttarelli, 48 anni, sposata e madre di due figli, era finita in ospedale col volto tumefatto e il naso semifratturato. Infine, quasi a chiudere quella folle giornata, aveva picchiato anche due carabinieri intervenuti per bloccarlo e arrestarlo. E ora A.F., 29enne operaio marocchino, per voce del suo nuovo legale, l’avvocato Teresa Lagreca, chiede di poter risarcire il danno ed essere affidato in prova ai servizi sociali, svolgendo magari lavori di pubblica utilità. Niente carcere, insomma, l’istanza presentata, ieri, nel corso del processo per direttissima, dal suo difensore (mentre l’imputato era regolarmente al lavoro). Nonostante i due reati commessi prevedano una pena fino a 4 anni. Ed è proprio per questo che il pm Simona Bagnaresi si è opposto fortemente alla richiesta dell’imputato adducendo anche l’aggravante di un precedente penale a carico del giovane per porto abusivo d’arma e il fatto che in futuro non si possa escludere la reiterazione dell’azione criminosa nei confronti delle forze dell’ordine. A questo punto il giudice Benedetta Vitolo ha rinviato il processo al 9 gennaio riservandosi di decidere dopo aver ascoltato le parti lese: poliziotta e carabinieri. (…)