Luca Cassiani – Corriere Romagna: Concessioni, una spiaggia è per sempre /
Marchioni (Pd) e Pizzolante (Pdl): «Ciò che viene concesso alla Spagna valga anche per l’Italia» /
Il ministro incontra gli onorevoli, “congela” il decreto e va a Bruxelles a caccia di garanzie
RIMINI. I bagnini potrebbero conservare le concessioni balneari grazie… alla Spagna. Un paradosso? Tutt’altro. Il governo spagnolo ha infatti emanato un decreto legge in cui proroga le concessioni demaniali per 75 anni e le autorizzazioni dei chiringuitos per 4. Il decreto deve ancora ottenere il via libera del Parlamento iberico, ma sta facendo molto discutere. Soprattutto perché una simile norma permetterebbe di saltare, a piè pari, la direttiva europea Bolkestein, scongiurare aste o evidenza pubblica, assicurare un futuro duraturo a bagnini e chioschisti.
L’Italia. Da martedì scorso sta circolando fra politici e balneari la bozza del decreto che il ministro al turismo Piero Gnudi dovrebbe presentare all’Unione europea. Quello che le categorie di settore definiscono senza tanti preamboli, l’ammazzabalneari. Ma la fuga in avanti della Spagna sta aiutando il governo italiano a rivedere le sue strategie.
L’incontro. Così, nella giornata di ieri, gli onorevoli Elisa Marchioni (Pd), Sergio Pizzolante (Pdl) e Amedeo Ciccanti (Udc) hanno incontrato il ministro Gnudi per chiedere rassicurazioni.
«Quello che viene concesso alla Spagna – è il principio – deve valere anche per l’Italia».
«Il decreto per il riordino delle concessioni demaniali che sta circolando, così com’è, non va bene – spiegano i tre parlamentari -. Nel merito è debole sulle
premialità e sul riconoscimento del valore d’impresa. Ma al di là del merito, abbiamo ribadito al ministro Gnudi che occorre fare i conti con la nuova legge spagnola». (…)