Corriere Romagna: Rivabella contro il cemento: no a centinaia di nuove case / I cittadini vogliono scuola e asilo. Ma il Comune non si muove per l’accordo col privato
RIMINI. Rivabella si ribella «a una nuova inutile colata di cemento». Nel mirino dei cittadini l’ultima zona verde rimasta: quella incastonata tra la ferrovia e le vie Coletti e Monte San Michele, dove muoiono tutte le strade chiuse che partono da via Sabotino e da via Podgora. «Su quell’area – protesta il consigliere comunale Fabio Pazzaglia (Sel e Fare-comune) a nome dei resi- denti – pende una spada di Damocle devastante visto che è destinata a un’edificazione selvaggia con palazzoni alti quasi venti metri (19.50 metri), per una superficie utile pari a 12.500 metri quadrati». Si tratta di uno degli ultimi quattro progetti presentati in Comune dopo il primo luglio 2010.
Al posto del verde sono previsti centinaia di nuovi appartamenti, più negozi e parcheggi a raso, oltre a una strada che andrebbe ad aggiungersi ai collegamenti già esistenti tra via Coletti e le Celle. «Tutto ciò malgrado sul territorio ci siano decine di appartamenti sfitti e invenduti» protesta la frazione. Senza dimenticare che «tra Viserba e Rivabella ci sono già altre cinque strade di collegamento. Mentre mancano aree a verde attrezzato, piste ciclabili, veri marciapiedi». Inoltre «la scuola elementare e la scuola d’infanzia si trovano in una zona infelice a ridosso della trafficatissima via Coletti». (…)
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