Il Resto del Carlino: Sesso a 13 anni: così tornano sifilide e Aids
Tra i giovani è scarsissima la consapevolezza dei pericoli che corrono
RIMINI. POCO DOPO i 13 anni: questa l’età in cui i giovani riminesi iniziano la loro attività sessuale. Conseguenza di questa precocità è il serio pericolo di contrarre malattie gravissime come l’Aids o la sifilide. L’allarme viene lanciato anche a livello locale dopo l’analisi dei dati derivanti da una lunga e articolata ricerca che si è svolta dal 2009 e si è conclusa quest’anno e che ha interessato 1.400 riminesi fra i 12 e i 18 anni delle scuole riminesi. A questi ragazzi sono stati consegnati questionari che vavano lo scopo di verificare il loro livello di conoscenza rispetto alle patologie sessualmente trasmissibili e i loro comportamenti
ai fini di una tutela. Un giovane su cinque (il 19 per cento) afferma di aver iniziato la propria attività sessuale a ridosso dei 14 anni d’età anche con rapporti completi (8 per cento fra i maschi contro poco meno del 6 per cento fra le ragazze), ma di avere una scarsa informazione per quanto attiene ai rischi correlat: il 73 per cento dei ragazzi non conosce nemmeno 5 fra le principali malattie a trasmissione sessuale, il 33 per cento pensa che la loro incidenza sia trascurabile e il 57 per cento non sa stimare il tasso di hiv. Poca anche la consapevolezza delle contromisure da adottare per tutelarsi: solo il 28.3 per cento delle ragazze e il 38.8 per cento dei maschi fa sempre uso del preservativo. (…)