Nuovo Quotidiano di Rimini: Notte di terrore per un 60enne affrontato sotto casa in via Pananti, in zona Tribunale, da tre finti poliziotti / Pistola in pugno sequestrano imprenditore / Le urla della moglie e della figlia mettono in fuga i rapinatori / Ammanettato e minacciato socio di un noto locale notturno
RIMINI – Lo hanno atteso fuori dalla sua abitazione e, dopo averlo ammanettato, gli hanno intimato, pistola in pugno, di consegnare loro contanti e gioielli. Notte di terrore per un 60enne imprenditore riminese, socio di un noto locale situato nella zona Sud della città, rapinato da tre falsi poliziotti.
E’ accaduto poco prima delle 4 di domenica in via Pananti (zona Tribunale) quando l’uomo, al rientro a casa, è stato affrontato da tre individui, di cui uno armato di pistola (non è escluso potesse trattarsi di una scacciacani), travisati e con casacche recanti la scritta “Polizia”.
I malfattori hanno immobilizzato la vittima, l’hanno ammanettata e, dopo avergli sottratto i 200 euro in contanti che teneva con sé, sotto la minaccia dell’arma lo hanno costretto ad entrare nell’abitazione, intenti a fare razzia di denaro e oggetti preziosi.
I rapinatori non hanno però fatto i conti con la famiglia dell’imprenditore, la moglie e la figlia dell’uomo svegliate nel cuore della notte da ciò che stava accadendo. Le due donne, comprensibilmente spaventate, hanno cominciato a urlare e a chiedere aiuto. Proprio questo fattore ha colto impreparati i malviventi che, per paura di essere scoperti, hanno preferito darsi alla fuga con in tasca i soli 200 euro sottratti alla vittima in precedenza. (…)