Corriere Romagna: «Tavolo anticrisi, vogliamo contare» /
Cgil, Cisl e Uil infuriati: «Troppa distanza fra la rappresentazione e la realtà»
RIMINI. Vogliamo essere protagonisti del tavolo anticrisi. E il lavoro non è stato al centro di quel tavolo. Dire che Cgil, Cisl e Uil si sono risentiti del trattamento ricevuto al tavolo anticrisi non rende abbastanza l’idea e criticano aspramente il merito della discussione: «Ci è “sembrato” di cogliere una certa distanza fra la rappresentazione e la realtà. In quattro anni di di crisi – scrivono Graziano Urbinati, segretario generale della Cgil di Rimini, Massimo Fossati, segretario generale della Cisl e Giuseppina Morolli, segretario generale della Uil che a un certo punto dell’incontro se ne sono andati – abbiamo dovuto, quasi sempre da soli con i lavoratori, affrontare, contrattare e sottoscrivere centinaia e centinaia di accordi di cassa integrazione ordinaria, straordinaria, in deroga o
di sospensioni. Ormai quotidianamente, nelle nostre sedi, incontriamo persone in difficoltà, qualche volta disperate. Ci è “sembrato” che nel tavolo tutto questo sia mancato. Ma soprattutto non è stata spesa una parola a difesa di una forza sociale quale quella sindacale che da sola, in questi anni, ha cercato di contrastare gli effetti di questa crisi avanzando proposte, appelli a fare
squadra e a mettersi insieme, troppo spesso caduti nel vuoto». Insomma, se i prossimi incontri previsti nell’ambito della iniziativa del prefetto devono essere concepiti secondo quel format non servono a nulla, dicono in sostanza i sindacati, che oltre al mancato coinvolgimento contestano anche la scarsa concretezza. Amarezza e delusione. (…)
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