La Cronaca Nuovo Quotidiano di Rimini: Oggi Procura e Carabinieri acquisiranno computer e cellulari in uso alla famiglia per verificare se ci sono messaggi con intenzioni suicide / Nessun killer dietro il massacro / L’autopsia esclude segni di violenza o strangolamento sui corpi di madre, figlia e compagno / Si dovrà aspettare l’esito dell’esame tossicologico per capire come sono morte le due donne
RIMINI – Nessun segno di violenza, nè di strangolamento. Di certo l’autopsia ha evidenziato solo questo. Escludendo, così, definitivamente, l’ipotesi, già flebile in partenza, dell’eventuale presenza sulla scena del crimine di una quarta persona. (…)
(…) Allo stato attuale, dunque, due sarebbero le ipotesi più accreditate. La prima quella che vedrebbe coinvolto l’uomo. L’ecuadoregno, in sostanza, disperato per non riuscire più a mantenere la famiglia (negli ultimi mesi erano aiutati economicamente dal padre naturale di Sophie, peraltro malato terminale) avrebbe avvelenato o fatto ingerire, a loro insaputa, degli psicofarmaci (magari gli stessi che usava da tempo la compagna che soffriva di depressione ed era in cura al Simap) alle donne e al cagnolino per poi suicidarsi. La seconda, invece, avrebbe come protagonista principale la donna che, terrorizzata per il futuro e fortemente depressa, dopo aver fatto ingerire ansiolitici e antiepilettici alla figlia ed al cane (magari sciolti nell’acqua o nel cibo) ed averne poi ingurgitato lei stessa una dose massiccia, avrebbe scatenato la disperazione del compagno (peraltro anche lui sofferente visto che ultimamente alcuni testimoni lo hanno descritto come persona tesa e più irascibile: aveva subito anche la perdita parziale dei capelli) che si sarebbe così suicidato. (…)
