Valeria Gabrielli – Corriere Romagna: Scoperto il “tesoro” del teatro Galli / Un museo al piano interrato, al quale poter accedere dall’esterno, per visitare reperti e mosaici / La ricostruzione non si arresta, nel mese di maggio è prevista la copertura del monumento
RIMINI. Una città che cresce su se stessa e si evolve nel tempo con intelligenza: è questa la Rimini che è emersa ieri dalla conferenza stampa con cui la Soprintendenza Archeologia dell’Emilia Romagna e il Comune hanno reso noti i risultati della campagna di scavi tenutasi nell’area di cantiere del Teatro Galli, conclusasi nei giorni scorsi. Avviato da svariati anni con il diretto coinvolgimento del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il progetto di ricerca ha interessato le aree sottostanti la platea, il golfo mistico, il palcoscenico e i vani laterali che affacciano sulla piazza e su via Poletti, aprendo un’importante finestra sulla storia della città.
Svolte sotto la direzione scientifica di Renata Curina, archeologa della Soprintendenza Archeologia, ed eseguite dalla Cooperativa Archeologia e dalla Società Akanthos, le indagini hanno portato alla luce reperti e testimonianze che permettono di ricostruire la stratificazione storica di quella che «tra il III e il II secolo avanti Cristo era considerata una capitale dell’Impero Romano a nord degli Appennini», come definita dal Soprintendente Archeologico Luigi Malnati. (…)