Il comunicato del Comune di Rimini sugli esiti del Consiglio Comunale è laconico: “Variante alle norme del Prg riguardanti il Centro agro alimentare riminese (scheda 3.1) controdeduzioni alle osservazioni e definitiva approvazione. Approvato col voto favorevole della maggioranza; contraria la minoranza e i consiglieri Coccia, Pazzaglia e Pari, astenuto il consigliere Casadei.”
In pratica la variante Ikea ha passato il vaglio del consiglio comunale: Maurizio Melucci, vicesindaco di Rimini, auspica la conclusione dell’iter nel rispetto dei tempi previsti, che consentiranno ad Ikea di aprire i primi di giugno (il 6, forse).
Intanto Melucci ha affermato che “la partita della grande distribuzione, con l’arrivo di Ikea, si chiude a Rimini”.
I ‘no’ di Coccia, Pazzaglia e Pari sono stati motivati: in primis, per la riduzione delle entrate del Comune in seguito al caldolo del superstandar finanziario sulla superficie di vendita e non sulla superficie utile. Secondo: per il mancato sostegno dei Borghi storici.
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