Rimini: Via libera alla ricapitalizzazione di Banca Carim, piccoli azionisti insorgono

Rimini: Via libera alla ricapitalizzazione di Banca Carim, piccoli azionisti insorgono

Ieri a Rimini, durante l’assemblea generale indetta dai commissari di Bankitalia, gli azionisti hanno deciso di dare il via libera al piano di salvataggio della banca Carim.

La ricapitalizzazione da 118 milioni di euro quindi si farà: il valore della banca riminese, oggi svalutato in soli 164,497 milioni di euro, passerà a 275,095 milioni.

I piccoli soci dell’istituto di credito romagnolo però sono arrabbiati perché per colpa della ricapitalizzazione potrebbe contare molto meno del 29% attuale dato che parecchi di loro non acquisteranno nuove azioni.

Pierdomenico Matani dichiara: “I soliti ben informati sono riusciti a disfarsi, subito prima del commissariamento, di azioni Carim per 8,8 milioni di euro: è uno scandalo. Le responsabilità della banca sono in mano ai soliti noti e noi piccoli azionisti contiamo zero!!!”.

Gorini dà ragione a Matani: “Gli ex amministratori dicono di aver fatto le cose perbene? Complimenti!!! Le azioni di Carim si sono più che dimezzate. Almeno i futuri amministratori non siano gli stessi che hanno combinato il disastro”.

Paolo Conti, presidente del comitato, parla anche lui per i piccoli azionisti che puntano il dito contro la Fondazione Carim: “Noi piccoli azionisti ci stiamo alla ricapitalizzazione. I dati patrimoniali presentati rilevano grande accuratezza nella valutazione del rischio, notevoli accantonamenti per tutte le tipologie di impieghi: è il miglior indice di solidità per una futura ripresa della banca. Ma noi piccoli azionisti non vogliamo ritrovarci mai più in questa situazione. Servono trasparenza e informazione. La ricapitalizzazione si fa anche con il cuore di chi ha sempre creduto in Carim. Se c’è all’orizzonte qualche grande gruppo interessato all’acquisto di azioni di Carim, noi non siamo contrarti di principio. I piccoli azionisti però vanno informati, vogliamo spiegazioni dai commissari e della Fondazione Carim”.

Ieri molti dubbi li ha destati anche la delibera, votata al 99,9%, che dà la possibilità agli azionisti di minoranza di avere più del 2% ciascuno.

Fonte: (corsivo) “Il Resto del Carlino”

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