Ieri mattina, nella sede dell’Organizzazione sammarinese degli imprenditori, le tre organizzazioni sindacali e le due organizzazioni datoriali di San Marino hanno firmato il rinnovo del contratto collettivo di lavoro dei dipendenti del settore commercio e commercio turistico. Per Confederazione sammarinese del lavoro, Confederazione democratica lavoratori sammarinese e Unione sammarinese dei lavoratori hanno sottoscritto l’accordo i segretari generali, i segretari e i funzionari delle rispettive Federazioni Servizi.
L’accordo per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro dei dipendenti del settore commercio e commercio turistico prevede aumenti del 2,5% dal 1° giugno 2022, un ulteriore 1,5% dal 1° marzo 2023, al quale si aggiunge un altro 1,5% dal 1° gennaio 2024. L’aumento totale nel triennio è del 5,5%. Nella busta paga di marzo 2023 potranno quindi essere erogati gli aumenti arretrati relativi alle mensilità già maturate (da giugno 2022 a febbraio 2023).
Soddisfazione è stata espressa dai segretari delle Federazioni Servizi di Confederazione sammarinese del lavoro, Confederazione democratica lavoratori sammarinese e Unione sammarinese dei lavoratori per la conclusione di una vertenza lunghissima, che ha visto anche il ricorso alla mobilitazione e allo sciopero dei lavoratori: “Siamo consapevoli – affermano Stéphane Colombari, Nicola Canti e Marco Santolini in un comunicato – che il contratto dà una prima risposta alla necessità di salvaguardare le retribuzioni dall’inflazione, che comunque dovrà essere completata da un intervento di politica dei redditi da parte del governo, già richiesto da tempo”.
La firma fa seguito all’assemblea dello scorso gennaio dove i lavoratori avevano condiviso ed espresso un voto favorevole a questa ipotesi di rinnovo contrattuale, raggiunto al tavolo della trattativa con Organizzazione sammarinese degli imprenditori e Unione sammarinese commercio e turismo.
Anche questo rinnovo contrattuale, che va ad aggiungersi agli altri contratti di settore già sottoscritti dalle Federservizi Csdl-Cdls-Usl, in base alle norme della legge sulla rappresentatività, sarà sottoposto nelle prossime settimane a referendum confermativo tra i lavoratori.
