Rinnovato a San Marino il contratto collettivo generale dell’Industria, Anis: “Dimostrata responsabilità da parte di tutti”

Rinnovato a San Marino il contratto collettivo generale dell’Industria, Anis: “Dimostrata responsabilità da parte di tutti”

“Rinnovato il contratto collettivo generale dell’Industria con tutte e tre le sigle sindacali. Dimostrata responsabilità da parte di tutti: verranno erogati aumenti significativi per dare una risposta concreta ai dipendenti delle nostre imprese”.

Lo annuncia l’Associazione nazionale industria San Marino al termine dell’incontro di questa mattina con tutte e tre le organizzazioni sindacali per sottoscrivere l’accordo di rinnovo del contratto Industria, all’indomani dell’accoglimento favorevole da parte degli attivi dei quadri della Fli-Csu e dell’Usl.

“Va sottolineato che il contratto di lavoro dell’industria è l’unico che, con continuità, ha dato risposte alle esigenze sia delle imprese che dei lavoratori in esse occupati tanto che, sotto il profilo economico, ha sempre garantito in anticipo il potere d’acquisto delle retribuzioni – sottolineano gli industriali in una nota -. La complessa trattativa, aperta già prima della scadenza dell’ultimo rinnovo fissata al 31 dicembre 2021, condotta in questa situazione di estrema eccezionalità, caratterizzata dall’aumento dei costi delle diverse fonti di energia, dalla scarsità e dal rincaro delle materie prime a seguito delle tensioni geopolitiche causate dal conflitto in corso con effetti negativi tanto sulle imprese quanto sui lavoratori, ha visto prevalere un grande senso di responsabilità”.

Anis, inoltre, spiega che, “come parte datoriale, si è voluta dare una risposta concreta a tutti i propri collaboratori, concordando un aumento significativo del 5,4%, a cui si somma lo 0,60% già corrisposto nel biennio precedente per un totale del 6%, da erogarsi in due annualità, anticipando la parte più consistente, ovvero il 3% al 2022, compresi quindi anche i primi mesi dell’anno che verranno computati come arretrati nella prima busta paga utile; mentre per il 2023 l’aumento sarà del 2,4%“.

E ancora: “Tenuto conto delle incertezze determinate dalla pandemia prima e dalla guerra in Ucraina poi, che stanno caratterizzando negativamente questa fase dell’economia, si è imposta a tutti una riflessione su quali fossero i limiti ragionevoli della stessa trattativa e crediamo si sia arrivati ad un buon accordo per ambo le parti. Un rinnovo, sottolineiamo, che riguarda oltre 6.500 lavoratori occupati nelle aziende industriali, le quali hanno già dimostrato di saper affrontare e vincere le sfide dei mercati, ma che proprio per questo sono consapevoli che con il supporto dei propri collaboratori riusciranno a vincere quelle di oggi e di domani”.

“Questa unità di intenti si riflette non solo in un contratto che è stato come sempre rinnovato, ma anche nella volontà di proseguire quel percorso avviato nel 2012 con il primo accordo basato sul mantenimento del potere d’acquisto delle retribuzioni dei lavoratori in cambio della necessaria flessibilità nell’organizzazione del lavoro da parte delle imprese – dichiara infine l’Associazione nazionale industria San Marino -. La validità di tale impianto oggi viene confermata dal coinvolgimento attivo di tutte e tre le sigle sindacali, con le quali abbiamo condiviso e assunto l’impegno di costruire assieme anche il nuovo contratto del settore Industria in linea con i crismi della nuova legge, per proseguire nel dare continuità e stabilità al settore che rappresentiamo e che, numeri alla mano, sta oggettivamente trainando da tempo tutto il sistema economico sammarinese con investimenti e occupazione”.

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