COMUNICATO
Comprendiamo l’interesse del Partito dei Popolari Sammarinesi nel cercare di far passare strumentalmente nel Paese l’idea che il rapporto che i Democratici di Centro hanno stabilito con il P.S.D. e con Alleanza Popolare stia mettendo in fibrillazione la maggioranza, ma a nostro avviso la realtà è ben diversa. Noi infatti stiamo solamente ragionando sulla nostra collocazione politica, anche alla luce della legge elettorale approvata da qualche mese, e non vediamo in ciò nulla di scandaloso, in quanto le dinamiche che si stanno muovendo trasversalmente nell’intero scenario politico impongono questo tipo di atteggiamento.
Non ci pare che la maggioranza si sia agitata più di tanto quando il Gruppo dei Democratici di Centro, unica forza di opposizione, ha votato favorevolmente la stessa legge elettorale e non troviamo indecente aprire un ragionamento senza pregiudiziali ideologiche sulla stesura del programma economico per il 2008 con il P.S.D. e con Alleanza Popolare.
La nostra azione è improntata alla massima trasparenza e all’impegno a portare, nel ruolo di opposizione, un contributo di idee al dibattito politico. Il centro al quale apparteniamo ci impone una cultura del proporre e del ragionare, non dimenticando che fra i motivi della nostra costituzione c’è stata anche la voglia di rompere con un modo di fare politica che non ci appartiene.
Il Governo straordinario ha rappresentato un’esperienza interessante, che avrebbe potuto ottenere risultati ancor più significativi, ma le vicende dell’ultimo anno (Reggenza monocolore, opposizione fatta dal P.D.C.S., Commissione d’inchiesta, affare Scaramella e legge elettorale) hanno reso impraticabile questa ipotesi. E tale ancora essa rimane e vogliamo che rimanga, con buona pace della mente creativa del Partito di Morri, o di chi lo spinge a compiere certe valutazioni fantasiose.
Ci fa poi piacere che il leader dei Popolari, dopo essersene andato dal P.D.C.S., non certo con spirito sereno, abbia ritrovato dopo quattro anni le ragioni di un dialogo che lo riporteranno alla casa madre a riabbracciare antichi amici.
Pensiamo inoltre che, nonostante gli enfatici proclami dei Popolari, la politica troverà nei prossimi mesi nuovi assetti dettati dalla legge elettorale e i Democratici di Centro, con coerenza, modestia e pacatezza, saranno pronti a dare il proprio contributo. In questo contesto, il neonato polo di centrodestra costituisce un progetto quantomeno obsoleto, anche perché nasce dalla goffa riproposizione dello scenario italiano, del quale Morri vuole imitare l’U.D.C. dell’amico Casini, senza averne la statura politica e soprattutto i voti.
Molto più sommessamente noi vogliamo costituire a settembre la nostra forza politica e lavorare a un progetto teso a dare prospettive al Paese e attuare riforme fondamentali per il futuro della Repubblica. Se poi non rappresenteremo il nuovo, che pare invece incarnato dal sempreverde Romeo Morri, politico per tutte le stagioni, sarà la gente a dirlo attraverso la libera espressione del voto.
San Marino, 2 agosto 2007
IL GRUPPO DEI DEMOCRATICI DI CENTRO