Risposta al dr.Claudio Muccioli

Risposta al dr.Claudio Muccioli

San Marino, 5 luglio 2007/1706 d.F.R.

COMUNICATO STAMPA

La Segreteria di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale, la Previdenza e le Pari Opportunità intende rispondere alle dichiarazioni del Dott. Claudio Muccioli, pubblicate oggi (giovedì 5 luglio), in merito alle decisioni assunte dal Congresso di Stato in ordine al Servizio di Medicina del Lavoro:

– non corrisponde al vero che si sia smantellato il “servizio” della medicina del lavoro. Tale “servizio” viene garantito, in piena continuità con quanto programmato e realizzato fino ad oggi, dall’Istituto per la Sicurezza Sociale nell’ambito delle funzioni assegnate al Dipartimento di Salute Pubblica in piena conformità con le disposizioni normative della “Legge quadro in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro” del 18 febbraio 1998 n. 31.
– Concordiamo con il Dott. Muccioli quando asserisce che il Medico del Lavoro deve “avere come unico riferimento la tutela della salute dei lavoratori senza alcuna interferenza”. Non condividiamo invece il fatto che se il Medico del Lavoro risponde gerarchicamente ad un suo superiore non possa continuare ad avere il medesimo riferimento.
– non corrisponde al vero l’affermazione del Dott. Muccioli secondo la quale l’aver accorpato il “Servizio” nell’ambito del Dipartimento di Salute Pubblica possa in qualche modo eliminare “ogni forma di tutela e di garanzia nei confronti dei lavoratori, in quanto il medico del lavoro non sarà più sottoposto alla vigilanza, così come tutta l’attività di prevenzione sarà privata di quel fondamentale tassello che è garantito dalla vigilanza, introducendo un duplice ruolo di controllore e controllato nello stesso dipartimento”. Questi importantissimi principi sono infatti, giustamente, tutelati dalla normativa vigente (la Legge Quadro già citata) e sono contenuti sia nel Piano Sanitario e Socio Sanitario, sia nelle Linee di Indirizzo per la programmazione aziendale dell’ISS. Le attività di prevenzione e di vigilanza, quindi, continueranno ad essere garantite dai servizi dell’Istituto per la Sicurezza Sociale, come in precedenza, seppur accorpati in un unico Dipartimento. Questo in una logica prettamente organizzativa e in piena corrispondenza con quanto contenuto nei documenti di programmazione sanitaria.
– non corrisponde al vero l’affermazione del Dott. Muccioli che riguarda la certificazione di idoneità al momento di nuove assunzioni. Infatti lo svolgimento delle visite di medicina del lavoro nella fase di pre assunzione rimangono in carico all’ISS, in un ottica di continuità, per garantire una maggiore qualità ed efficacia alla tutela della salute dei lavoratori.

Gli atti assunti dal Congresso di Stato hanno voluto dare seguito, in conclusione, a istanze di carattere prettamente organizzative e di programmazione sanitaria in un contesto, peraltro già dichiarato precedentemente, di semplificazione, di pianificazione, di appropriatezza, di efficacia e di efficienza degli interventi a tutela della salute dei cittadini.

L’Ufficio Stampa della Segreteria di Stato

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