COMUNICATO STAMPA
SALVO ANDÒ OSPITE DEL PARTITO SOCIALISTA
AL BEST WESTERN PALACE HOTEL
Salvo Andò: “Serve un cambio di Governo per far corrispondere le intenzioni dichiarate a fatti concretamente prodotti e ottenuti”
La politica estera sammarinese è stata l’argomento centrale del dibattito proposto dal Partito Socialista, che si è svolto il 7 novembre al Best Western Palace Hotel.
Durante la conferenza, intitolata “Il ruolo della Repubblica di San Marino nella comunità internazionale”, sono intervenuti il presidente e il segretario del Partito Socialista, Antonio Lazzaro Volpinari e Simone Celli, insieme a un ospite italiano: on. Salvo Andò, ex Ministro della Difesa e membro storico del Partito Socialista Italiano.
L’incontro politico si è aperto con l’intervento del presidente del Partito Socialista, Antonio Lazzaro Volpinari, che ha espresso la sua soddisfazione per la vittoria di Barack Obama, che, “come i socialisti, persegue obiettivi di democrazia, libertà e politiche rivolte alle persone meno abbienti”. Il presidente del Partito Socialista è poi entrato nel vivo dell’argomento della serata. La politica estera, in particolare quella rivolta all’Italia, secondo Volpinari è molto importante per la Repubblica di San Marino: “dalla sua bontà dipende il tenore dell’economia del nostro Paese”. Strettamente connesso alla questione dei rapporti con l’Italia è la permanenza di San Marino nella black list, percepita da Volpinari come un “fatto mortificante dell’autonomia e della dignità del nostro Paese”. L’esponente del Partito Socialista è convinto che si sia arrivati a questa situazione anche per colpa del Governo uscente, colpevole di restare in attesa delle decisioni di Roma senza svolgere una parte attiva: “Noi socialisti abbiamo cercato di spianare la strada al Segretario per gli Affari Esteri per far sottoscrivere subito un patto di collaborazione economica. Ma questo accordo è rimasto sulla carta; il Segretario non si è curato di presentarsi a Roma per dare seguito all’iniziativa”. Volpinari inoltre non approva la riforma fiscale messa in atto dal Governo uscente, che penalizza l’economia e l’imprenditoria privata, già provate dalla crisi. Il presidente del Partito Socialista ha poi rivolto delle critiche ad Alleanza Popolare, prendendo spunto da un loro slogan elettorale: “Oggi si cambia o si muore”. Secondo Volpinari, si tratta di “un’affermazione fuori luogo se fatta da un partito di Governo”.
Il presidente del Partito Socialista ha poi ipotizzato delle strade da percorrere per una ripresa economica, da individuare innanzitutto nella rivalutazione della peculiarità sammarinesi (tariffe, differenziale fiscale, prodotti locali); “ma con questo Governo non possiamo affrontare un tema del genere perché non offre possibilità di progettare il futuro”.
Il secondo intervento è stato affidato al Segretario del Partito Socialista, Simone Celli, che ha detto: “Noi non ci siamo tirati indietro quando, con Augusto Casali, abbiamo deciso di staccare la spina al Governo uscente, quel Governo che a nostro parere non aveva più la spinta propulsiva per risolvere i problemi. Abbiamo segnato una svolta, ci siamo assunti una grossa responsabilità nei confronti dei sammarinesi, ma l’abbiamo fatto perché riteniamo indispensabile produrre un cambiamento. Adesso però tocca a voi. L’11 novembre è un passaggio che può fare la storia di questo Paese e la storia vuol dire produrre un cambiamento”.
Dopo l’intervento del Segretario del Partito Socialista, prende la parola l’ospite della serata, l’onorevole italiano Salvò Andò. “Lo Stato di San Marino, la Repubblica di San Marino, dal punto di vista delle aperture internazionaliste, è un attore molto vivace e potenzialmente potrebbe esserlo molto di più”, esordisce Andò nel suo intervento, e prosegue: “è vero che San Marino in un certo senso sul piano delle relazioni con l’Italia ha aggiustato dei conti che andavano aggiustati, è vero però che da parte dell’Italia talvolta si è avuto un inspiegabile accanimento con riferimento a queste partite aperte. Sarebbe ora che si restaurasse un clima di fiducia, che però richiede, da parte sammarinese, anche una politica estera più convinta, più insistente e uso l’espressione insistente proprio per sottolineare che, per stabilire un rapporto di fiducia, bisogna crederci da entrambe le parti e quindi anche San Marino deve fare la propria parte.
Da questo punto di vista credo che anche con l’Europa, con l’accordo di cooperazione e l’unione doganale, in un certo senso alcuni esami importanti San Marino li abbia superati, si tratta però adesso di essere più insistenti e vivaci sul piano dell’attuazione di quegli accordi, nello scenario di un rapporto con l’unione europea che va perseguito in forme tali da consentire che San Marino, con gli appuntamenti del 2013, di poter operare una scelta che porti all’ingresso. Però anche questo obiettivo va perseguito con un maggiore convincimento politico”.
Proseguendo l’intervento, il costituzionalista italiano ha poi affermato: “Un rapporto organico tra San Marino e l’Unione Europea, può essere un elemento di grande interesse anche per l’Italia”, e poi aggiunge, “credo che da questo punto di vista un cambio di Governo si impone, ma si impone per fare corrispondere quelle che sono le intenzioni dichiarate, ai fatti concretamente prodotti e ottenuti”.
Il cattedratico poi conclude il suo intervento dicendo: “Da parte nostra, ma da parte di tanti amici di diverse forze politiche, se questa svolta si verificasse, essa sarebbe ben salutata”.
Nel corso della serata è stato proiettato un video sulla storia delle relazioni internazionali sammarinesi, in particolare quelle con con la vicina Italia, ricostruite brevemente dalle origini ai giorni nostri.
San Marino, lì 8 novembre 2012
Ufficio Comunicazione Partito Socialista