Samori’ visto da modenaonline.it dopo l’articolo del Corriere della Sera

Samori’ visto da modenaonline.it dopo l’articolo del Corriere della Sera

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Paradisi fiscali e anziani alla convention: il Corriere demolisce Samorì / Ritratto dell’aspirante premier e leader del Pdl di Modena tra San Marino e gli affari della holding Modena Capitale a Curaçao

 MODENA – Gli affari a San Marino e Curaçao, pullman di anziani portati a loro insaputa alla convention del Mir (Moderati italiani in rivoluzione) a Chianciano per aderire al movimento. Dopo l’annuncio della discesa in campo, con o senza primarie interne al Pdl, l’avvocato modenese e aspirante premier Gianpiero Samorì (55 anni) deve fare i conti con entrambe le facce della notorietà nazionale. Così alle comparsate nei salotti televisivi della politica si affiancano anche inchieste per certi versi “scomode” per spiegare agli italiani chi sia l’homo novus delle prossime elezioni politiche.

Corriere.it, la versione on line del Corriere della Sera, affida alla penna di Mario Gerevini un ritratto del finanziere di Modena – “Non ho nulla da nascondere”, dice spesso – che parte citando una holding e un indirizzo di un paradiso fiscale dell’isola caraibica di Curaçao: «Zevenplint n.v.», Pareraweg 46-P.O. Box 4914 per la corrispondenza. “Si arriva lì – scrive il Corriere – interrogandosi sulla proprietà di Modena Capitale, la società (in parte in pegno alle banche) capofila in Italia degli affari del diplomatico emiliano”.
Di Samorì si ricorda anche la recente investitura ad ambasciatore di San Marino in Francia, con tanto di staff nel quale compare anche l’ex amministratore delegato della Ferrari Jean Todt (e ora presidente della Fia, Federazione Internazionale dell’Automobile).
Tornando a Curaçao, una piccola isola dipendenza diretta dei Paesi Bassi nel mar dei Caraibi, di fronte alle coste del Venezuela, lì – dove i bilanci non sono pubblici e la proprietà delle finanziarie è coperta dalle azioni al portatore – ha sede la quota “più importante del gruppo di Samorì (finanza, assicurazioni, editoria, immobiliare), società dopo società, con un gioco di matrioske italo-olandesi”, continua il Corriere. Argomenti sui quali Modena Capitale “interpellata venerdì via email sulla struttura proprietaria, non ha risposto”. Chi si cela quindi dietro la Zevenplit?

L’inchiesta del Corriere fa tappa poi a San Cesario sul Panaro, dove ha sede Assicuratrice Milanese, capace da sola di fare il 90% del fatturato del Gruppo Modena Capitale con 55 milioni di euro di raccolta premi nel ramo danni. Poi ci sono le banche. Da tempo Samorì cerca invano di avere un peso all’interno di Bper. Sono più stretti invece i rapporti con la banca abruzzese Tercas (ora commissionata da Banca d’Italia) e con Veneto Banca, “una grossa popolare di Montebelluna (Treviso) che è arrivata ad avere in pegno più di un terzo del gruppo e la proprietà diretta di circa il 3,3%”. “Anche l’acquisto in Borsa dello 0,4% di Mediobanca (circa 20 milioni) – continua il Corriere – Samorì l’ha realizzato esclusivamente con i soldi di Veneto Banca che infatti ha in pegno tutto il pacchetto”.

Gli anziani in gita… alla convention a loro insaputa

Strana domenica per gli ospiti di un Centro anziani di Roma, saliti su tre pullman partiti dalla capitale per Chianciano convinti di fara una gita domenicale, ospiti di una onlus benefica. “Così c’era scritto sull’invinto”, si sono sfogati ai microfoni di Rosa Melucci (Agorà , Rai3) e Francesca Biagiotti (Piazzapulita, La7). Invece si sono trovati in fila davanti ai banchetti a firmare per il il leader di Mir.
I vertici del movimento, travolti dall’imbarazzo, hanno annunciato denunce nei confronti degli organizzatori dei pullman, organizzati a loro insaputa. Anche Paolo Loria, coordinatore del Mir di Roma – avvocato famoso per aver difeso con successo Raniero Busco al processo per l’omicidio di Simonetta Cesaroni – giura di non saperne nulla.

Il braccio destro: “Tutto in regola”

Gianmarco Landi, da sempre molto vicino all’avvocato Samorì, replica agli articoli del Corriere sottolineando come tutta l’attività del finanziere di Modena sia in regola con le normative vigenti. Dietro, sottolinea, c’è un attacco politico perché il Corriere vede minato il progetto di un Monti-bis.Leggi le dichiarazioni complete di Gianmarco Landi.

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