Le dimissioni di 39 consiglieri pesano sul tavolo della Reggenza. Una delegazione di sei
parlamentari
di quel che resta del Patto piu’ il Psd e’ salita ieri a
Palazzo Pubblico per consegnare le dimissioni dei componenti dei propri
gruppi consigliari. Marco Gatti,
segretario Pdcs, Nadia Ottaviani per
Arengo e liberta’, Massimo Cenci per la Lista della Liberta’, Glauco
Sansovini per Ans, Roberto Giorgetti per Ap, infine Claudio Felici per
il primo
partito di opposizione hanno cosi’ messo formalmente la
parola fine alla legislatura, la cui crisi e’ stata aperta il 16 luglio
scorso con le dimissioni degli ex segretari di Stato Augusto Casali, oggi confluito nel Partito socialista, e Romeo Morri, dei Moderati.
Ne parla l’Agenzia Dire-Torre1
“Abbiamo scelto -spiega Gatti- l’opzione che ci permette di accelerare
al massimo i tempi dello scioglimento del Consiglio”. Sarebbero bastate
le dimissioni di 30 consiglieri, ma con l’aggiunta del Psd, il loro
numero e’ salito a 39. In questo modo, “la legge rende possibile al
prossimo governo di essere insediato e operativo gia’ per i primi di
novembre”, prosegue lo scudocrociato. E nel mese di agosto non si
perdera’ tempo, ma si entrera’ nel vivo delle preparazione della
campagna elettorale.
Per Claudio Felici, Psd, le dimissioni “sono
un contributo per fare chiarezza ai cittadini” e per far sapere loro che
“oggi la politica non vuole perdere piu’ tempo, ma intende arrivare
quanto prima a formare il nuovo governo”.