Patrizia Cupo – Corriere Romagna: Accordo fiscale, la Camera dice “sì” /
Rimangono però in attesa i 5mila frontalieri: manca la norma che fissi la franchigia /
Il relatore Arlotti (Pd): “Traguardo storico. A breve un disegno di legge per i lavoratori italiani»
SAN MARINO. San Marino “respira”: dopo anni di attesa, ieri la ratifica alla Camera all’unanimità dell’accordo fiscale tra Italia e Titano. Ora, la convenzione sarà spedita al Senato dove si attende il sì definitivo entro agosto. Ma, se l’accordo sarà propedeutico all’uscita per San Marino dalla black list, per il momento i frontalieri rimangono appesi al “filo”: approvati i due ordini del giorno presentati dal deputato Pd Tiziano Arlotti e da quello Pdl Sergio Pizzolante che chiedono una legge ad hoc che fissi una volta per tutte la franchigia. Intanto, però, in attesa che il governo si sbrighi, i 5mila frontalieri impegnati sul Titano dovranno in questa dichiarazione dei redditi anticipare la tassa sul totale dell’imponibile, “dimenticando” la franchigia di
6.700 euro; l’esborso verrà rimborsato. Rimane, sul loro capo, anche la tassa etnica sammarinese, ossia il prelievo” speciale” solo per i frontalieri: anche di quello potranno chiedere rimborso ma solo se vantano un reddito inferiore ai 30mila euro. E comunque, la cifra verrà scontata sulla Smac card non prima del prossimo dicembre.
Insomma, una vittoria a metà, quella messa a segno ieri alla Camera: vince la politica che da anni attendeva il disgelo nei rapporti tra Italia e San Marino. Ma per i lavoratori frontalieri l’attesa non è finita. (…)