San Marino. Aggressore di Angela Venturini con nome e cognome

San Marino. Aggressore di Angela Venturini con nome e cognome

Anna De Martino di NQRimini San Marino: E’ un imprenditore di San Marino che dice di vantare un credito di 40mila euro / Aggressore denunciatoLa gendarmeria rintraccia l’uomo che picchiò la parlamentare Venturini perché non gli aveva pagato i lavori di ristrutturazione dell’appartamento

Denunciato l’aggressore della parlamentare sammarinese, Angela Venturini dell’Unione dei Moderati, aggredita a calci e pugni un anno fa, nella notte tra il 21 e il 22 agosto, davanti al portone di casa. Si tratta di Andrea Mancini, 40enne, titolare di una ditta di costruzioni di Serravalle che, interrogato mercoledì dal giudice inquirente ha reso un’ampia confessione. L’uomo è stato identificato dalla gendarmeria dopo un anno di indagini, coordinate dal commissario della legge, Manlio Marsili. Attraverso rogatorie internazionali, i militari sammarinesi hanno potuto ottenere i tabulati telefonici dei cellulari che agganciati alla cellula di trasmissione della zona in cui si trovava la sera dell’aggressione la parlamentare. Dopo circa sei mesi di indagini, il numero dei possibili sospetti era stato ridotto a 9. Tra questi, la Gendarmeria ha individuato il 40enne vagliando un traffico telefonico di 1 milione e 600 mila contatti. Comparso davanti al giudice, assistito dall’avvocato Gian Nicola Berti in sostituzione della collega Francesca Podeschi, l’uomo ha confessato di aver aggredito la parlamentare per ottenere il pagamento dei lavori di ristrutturazione eseguiti nell’abitazione dell’esponente politico. Pagamento che l’imprenditore aveva già cercato di ottenere attraverso una causa civile iniziata tre anni fa ma arenatasi per il pensionamento del giudice competente, non ancora sostituito. Al giudice, il 40enne ha confessato che quella sera dopo aver sentito il discorso politico della Venturini, intervenuta alla Festa dell’amicizia della Democrazia cristiana, aveva perso la testa e dopo aver seguito la parlamentare fino sotto casa, l’aveva aggredita alle spalle, gettata a terra e colpita con calci e pugni. L’uomo ha anche raccontato di vantare un credito di 40 mila euro nei confronti della parlamentare a fronte del quale avrebbe ricevuto solo 5mila euro e una velata promessa di saldo a 16mila euro. In un primo momento aveva pensato che la giustizia civile sarebbe stata celere, ma dopo due anni di richieste e di risposte negative, e udienze rinviate, l’imprenditore non ha più trattenuto la rabbia. E sentendo le belle parole dal pulpito politico ha pensato di aver subito un torto. Dopo un lavoro accurato di indagine affidato ai marescialli Stefano Bernacchia e Davide Dall’Olmo, la gendarmeria ha rintracciato il 40enne. 

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