Alessandro Quasimodo
ieri sera ha incantato il pubblico del salotto letterario di Villa Manzoni con il suo recital poetico accompagnato da videoproiezioni: eccezionale cantore delle poesie del padre Salvatore e delle liriche della madre, la danzatrice Maria Cumani.
E’
un viaggio nella memoria, nelle pieghe della famiglia e della poesia
del Premio Nobel per la Letteratura, pieno di risvolti spesso
sconosciuti e affascinanti, ma sempre di grande qualità. Istruttivo,
eppur lungi dalla pedanteria, grazie anche alle immagini che scorrono
sullo schermo a far da sfondo all’intercalare del rapsodo.
“La sua vita – racconta il figlio Alessandro – è stata
complicata, difficile, piena di luci e ombre”. Sciocco nascondere i
difetti, le cadute lungo il tragitto: “L’artista non deve esser
messo sotto una campana di vetro. E’ un uomo come tutti noi”.
Solo che, a differenza della gente comune, l’artista riesce a
trasformare gioie e dolori della vita privata in preziose fonti
d’ispirazione. L’incontro con la danzatrice, molto più giovane
di lui, che con il suo amore e la sensibilità artistica, fu
ispiratrice di gran parte del suo lavoro. (…)
Leggi il comunicato Ente Cassa di Faetano