San Marino alle prese con la ‘voluntary disclosure’ italiana

San Marino alle prese con la ‘voluntary disclosure’ italiana

Giorgio Costa di IlSole24Ore: Sanatoria interna ed esterna / Parte il count-down: nove mesi di tempo per la «voluntary» / Il fronte penale. Da ieri in vigore il nuovo reato di autoriciclaggio Punito il reimpiego del frutto degli illeciti

il conto alla rovescia per l’operazione rientro dei capitali. Sono, infatti, in vigore da ieri le norme sulla voluntary disclosure (legge 186/2014) e l’autoriciclaggio. Si tratta di una mossa a tenaglia del fisco sui capitali che hanno preso la strada dell’estero e ora possono “disvelarsi”. E questo allo scopo prioritario di recuperare gettito (con la voluntary disclosure) e di creare un argine all’utilizzo dei fondi derivanti dall’evasione fiscale o, comunque, dalla creazione di fondi neri (con il nuovo reato di autoriciclaggio). (…)

Le due norme, in vigore da ieri dopo un lungo iter parlamentare, sono anche il frutto “locale” di una nuova attenzione al tema della lotta all’utilizzo del denaro sporco e al controllo dei flussi economici che sta trovando realizzazione negli accordi internazionali Ocse e del Fatca e che aspetta, per l’Italia, l’importante tassello della sistemazione dei rapporti con la Svizzera che pare da tempo in dirittura d’arrivo. San Marino, invece, dopo l’uscita dalla black list e l’imminente ingresso nella white list, si appresta a normalizzare i suoi rapporti con l’Italia, facilitati proprio da due norme fondamentali nella lotta alla circolazione del denaro sporco: la caduta del segreto bancario e la collaborazione nell’identificazione dei flussi economici di provenienza sospetta. (…)

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