San Marino. “All’orizzonte c’è il lavoro ibrido”

San Marino. “All’orizzonte c’è il lavoro ibrido”

Il 2023 segnerà la fine dello smart working? All’orizzonte c’è il lavoro ibrido. In Italia il lavoro agile torna alle regole pre-Covid, sul Titano la norma esiste ed è molto attuale, ma le aziende preferiscono far tornare in presenza i lavoratori: l’alternativa è l’ibrido

Lo smart working ha cambiato per tanti il lavoro soprattutto nel Covid, difatti per via dell’impossibilità di recarsi fisicamente sul posto di lavoro si sono stabilite delle regole ferree per garantire l’attività lavorativa organizzandosi liberamente se senza dover accedere in azienda. Questa possibilità è stata garantita soprattutto per le professioni intellettuali in quanto con l’ausilio di un personal computer è possibile lavorare anche da casa. Se in Italia il lavoro agile è stato disciplinato nel 2017, a San Marino siamo arrivati in ritardo ma nel 2020 è stata varata la legge. (…)

Ad oggi non esiste un hybrid work model definito: ci sono aziende che si stanno orientando verso una modalità “remote-first”, ovvero che prevedono di adottare il lavoro da remoto come predominante e una presenza in ufficio occasionale senza però arrivare a soluzioni di full smart working, e aziende che invece propendono per un approccio “office-first”, in cui l’ufficio rimane il luogo principale dove svolgere l’attività. Uno degli aspetti positivi di istituzionalizzare il lavoro da remoto o ibrido è la possibilità di aprire l’azienda all’inserimento di risorse distanti dalla sede centrale o dagli uffici dislocati sul territorio. (…)

Articolo tratto da La Serenissima

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