San Marino. Antenne, la Dc ripropone soluzioni meno impattanti

San Marino. Antenne, la Dc ripropone soluzioni meno impattanti

LA DC RIPROPONE SOLUZIONI MENO IMPATTANTI
COME ALTERNATIVA POSSIBILE ALLE GRANDI ANTENNE
(Comunicato Stampa)

Dopo la mobilitazione dei cittadini e della Giunta di Acquaviva, a seguito dell’istallazione del grande traliccio per la telefonia mobile a Gualdicciolo, oggi è la Giunta di Castello di Montegiardino ha programmato un incontro pubblico per confrontarsi con il Governo, per lo stesso problema.

Un problema che sembra investire anche questa Maggioranza, considerate le posizioni pubbliche del Consigliere Tomassoni che, dopo avere votato in febbraio l’ordine del giorno che confermava il mandato per la realizzazione delle antenne, proprio ieri, oltre ad avere confermato di non sapere dell’inizio dei lavori nel Castello ha espresso disponibilità al confronto con la cittadinanza su questa questione, al contrario di quanto fatto dai Segretari Michelotti e Zafferani con i cittadini di Acquaviva.

Proprio la delicatezza di questa questione, che tocca la cittadinanza da vicino per l’impatto che tali strutture possono avere sul territorio e sulla salute dei sammarinesi, aveva portato nella scorsa legislatura proprio la Democrazia Cristiana ed il PSD, dopo l’uscita dal Governo di AP, a deliberare per uno studio ulteriore a quello commissionato dalla Segreteria al Territorio di allora, affinché si cercassero soluzioni meno impattanti. A nostro avviso occorre infatti un sistema integrato – microcelle, antenne, fibra ottica – alternativa sicuramente più costosa ma meno invasiva per la salute e l’ambiente.

A conferma di ciò, vorremmo riportare proprio il comunicato di Repubblica Futura del 30 novembre 2016, quando, con la solita modalità di attribuire ad altri le responsabilità dei propri insuccessi ed errori, confermava proprio quanto sopra esposto: “Dopo mesi di ostruzionismo interno alla maggioranza ed al Governo da parte di DC e PSD, finalmente prima di lasciare il Governo il Segretario Mularoni è riuscita a portare a termine tutti i processi autorizzativi e stanziato i fondi per la realizzazione dei primi 4 siti (a Rovereta, Montegiardino, Domagnano, Gualdicciolo – delibera n. 30 del 26 luglio 2016), operazione che avrebbe in pochi mesi offerto tangibili benefici agli utenti. Con perfetto tempismo, durante l’ultima riunione del Congresso di Stato prima dell’ordinaria amministrazione (delibera n. 115 del 22 agosto 2016), il Governo tuttora in carica ha invece attribuito all’AASS il compito di portare avanti uno studio sulle microcelle, stoppando di fatto il processo avviato.”
Ciò anche per smentire le posizioni del Governo attuale, quando insiste sul fatto che ciò che sta portando avanti in maniera ancora una volta autoreferenziale, non sono le reali scelte dello scorso Governo.
A questo proposito, la Democrazia Cristiana confermando coerentemente la propria posizione, espressa anche nel programma di Governo, ribadisce la volontà di contribuire al miglioramento di servizi fondamentali come quello delle telecomunicazioni, ma condivide le preoccupazioni dei cittadini e delle Giunte che le rappresentano, anche in ragione del fatto che esistono realmente possibilità alternative percorribili.

Anche in considerazione delle problematiche tecniche legate alle scelte di tali sistemi ed al mandato che le è stato conferito per legge, il PDCS ritiene opportuno anche che sia l’Agenzia Digitale Sammarinese ad esprimersi in via consultiva in tal senso, per favorire davvero lo sviluppo di tutto il sistema delle TLC in maniera complessiva.
La DC continuerà la sua opera al fianco dei cittadini per ricercare soluzioni compatibili con l’esigenza dell’evoluzione tecnologica del Paese ma di certo non a discapito della salute e dell’ambiente.

L’Ufficio stampa del PDCS San Marino, 31 ottobre 2017

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