Il Coordinatore di Alleanza Popolare Stefano Palmieri risponde ad alcune domande sul momento politico in vista delle elezioni che avranno luogo a San Marino l’11 novembre prossimo e pare stoppare proposte di allargamento (vedi Upr) della coalizione Dc-Psd-Ap, ormai cosa fatta e definitiva.
In piena campagna elettorale, si delineano coalizioni e programmi. Nell’alleanza con Pdcs, Psd, e Noi sammarinesi, c’è ancora posto per qualcun altro? Il contributo dei singoli potrebbe essere possibile, difficilmente si potranno aggiungere liste al di fuori di quelle annunciate. Invece di presentarci come quattro soggetti distinti, non si esclude la semplificazione tra tre sole forze e quindi unificazione tra persone e partiti. Noi Sammarinesi e Glauco Sansovini stanno dialogando col Pdcs, è probabile vogliano trovare una sintesi. Ma, andare oltre, sarà difficile. A chi propone il governo di larghe intese, rispondiamo che l’idea è da tempo proposta da più forze: dal canto nostro, Alleanza Popolare ha sempre ribadito di non essere per le “ammucchiate” sotto forma di governi di responsabilità nazionale. Il nostro obiettivo è ora quello di avere delle forze responsabili che si assumano l’onere di portare a compimento il percorso iniziato.
State quindi confrontandovi sul programma? Sì, incontri e confronti sono iniziati. Al centro, le prospettive di sviluppo economico e il rilancio del settore sia economico che finanziario del Paese, legati all’uscita dalla black list.
E’ già pronta la lista dei candidati del partito? Ci stiamo lavorando: nella lista, solo persone credibili, con spirito rinnovato, voglia di fare e di collaborare. Produrremo una lista frizzante e giovane, con diversi volti nuovi. Lavoriamo anche per proseguire l’opera portata avanti dalle nostre Segreterie di Stato: le richieste di conferme, in tal senso, devono essere lette come la necessità di continuare nel lavoro fatto fino ad oggi, e non certo come un attaccamento alle poltrone.
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