San Marino. Asset Banca, ipoteca inadeguata. Segnalazione del Collegio Sindacale

San Marino. Asset Banca, ipoteca inadeguata. Segnalazione del Collegio Sindacale

L’informazione di San Marino

Asset, ipoteca inadeguata per un mutuo da centinaia di migliaia di euro

Altra posizione analizzata e segnalata nelle relazioni del Collegio Sindacale di Asset Banca, trasmessa a Bcsm prima del commissariamento, è quella relativa a Fiorentino alimentari, cliente appartenente alle posizioni classificate tra i “Gruppi Grandi Rischi”. In tale caso viene segnalato in  particolare un mutuo concesso a fronte di una garanzia inadeguata. In sostenza, per fare un esempio, a chiunque sia capitato di chiedere un mutuo ipotecario in banca, viene chiesto a garanzia un immobile di valore pari almeno al 150% della somma prestata. Cioè l’immobile dato a garanzia deve valere almento una volta e mezzo quanto viene prestato.  Su un mutuo di 100mila euro, l’immobile dato a garanzia perché il prestito venga concesso, deve cioè valere 150mila euro.

Nel caso specifico preso in esame dal Collegio sindacale, invece, l’immobile dato a garanzia vale un quarto del mutuo concesso.

Scrivono dunque i sindaci: “Fiorentino Alimentari srl. Il Cliente appartiene ad un Gruppo di Grande Rischio, con affidamenti accordati al 31/12/2016 per € 1.945.168,89. Ai fini della presente relazione il Collegio sindacale ha ritenuto necessario analizzare la posizione relativa alla pratica di affidamento approvata nel C.d.A. del 10/02/2017”. Cinque giorni dopo il Cda veniva sospeso dalla vigilanza di Banca Centrale.

Sulle posizioni in discussione, comunque, i sindaci scrivono: “Trattasi di punto vendita con sede in località Fiorentino (RSM) collegato (all’epoca, ndr.) alla catena alimentare “Simply” e facente parte delle prime 30 controparti debitrici. In data 10/06/2016 veniva deliberato il rinnovo degli affidamenti in essere, un nuovo affidamento di c/c a scadenza fissa al 31.12.2017 per euro 200.000,00 e un nuovo mutuo ipotecario di 300.000,00 con la durata di anni 7 con prima rata di ammortamento dal mese di settembre 2016.

A fronte di tale operazione – proseguono i sindaci – i soci della Fiorentino Alimentari srl (Conti Enzo, Mazza Luigi, Santi Adriano e Pesaresi Piero) hanno proposto e poi effettuato la sostituzione dell’attuale garanzia di euro 495.000,00 con nuova garanzia fidejussoria omnibus in solido di euro 1.050.000,00 e ipoteca di primo grado di euro 375.000,00 su un bene immobile periziato per Euro 65.050,00.

In data 10/02/2017 tale pratica veniva riportata in CDA con la seguente delibera: “il proponente l’affidamento, causa refuso, ha proposto un valore di iscrizione di ipoteca per 375.000,00 euro e pertanto ben al di sopra del valore di perizia del cespite. Detto importo, errato di iscrizione, non è stato rilevato e quindi rettificato in fase di valutazione della proposta e di conseguenza la delibera di affidamento e il perfezionamento dell’operazione hanno riportato il medesimo valore proposto. Si richiede pertanto al Consiglio la conferma dell’affidamento concesso con restrizione di ipoteca ad un valore di iscrizione di euro 75.000,00 con spese a carico della Banca. Si segnala altresì che il mutuo risulta in regolare ammortamento. Il consiglio, preso atto del refuso sul valore iscritto della garanzia ipotecaria, all’unanimità delibera la conferma del finanziamento concesso, autorizzando la restrizione di ipoteca ad € 75.000,00 con spese a carico della Banca”.

In sostanza che cosa è successo? Viene concesso un mutuo di 375mila euro a fronte di una garanzia ipotecaria, prima di 65mila euro e poi rettificata  a 75mila euro, ma in ogni caso, secondo il Collegio sindacale che ne rileva la criticità, inadeguata. Scrivono infatti i sindaci nella loro relazione: “Ammesso e non concesso che possa trattarsi di un refuso, certo è che un’iscrizione di ipoteca di 75.000,00 euro non possa garantire la Banca rispetto ad un mutuo di euro 300.000,00, anche se in regolare ammortamento”. Ma non è solo questa l’unica perplessità sollevata dai sindaci, che aggiungono: “Visto altresì l’indebitamento complessivo del Gruppo nel sistema bancario sammarinese e le analisi effettuate dall’Ufficio Crediti in merito ai dati patrimoniali ed economici del Cliente, il Collegio sindacale ritiene che la garanzia reale prestata non possa ritenersi sufficiente ed invita l’Istituto a provvedere quanto prima o alla riduzione dell’affidamento ovvero all’acquisizione di altre e ulteriori garanzie”

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