San Marino. Assolta la dottoressa ‘curiosa’, gia’ censurata. NQ Rimini San Marino

San Marino. Assolta la dottoressa ‘curiosa’, gia’ censurata. NQ Rimini San Marino

NQ Rimini San Marino (www.nqnews.it):  La professionista è stata oggetto di un’azione disciplinare che si è conclusa con una censura /
Assolta la dottoressa “curiosa” /Oltre 100 accessi nel sistema Iss per sapere della salute del collega poi deceduto. Per il giudice di primo grado il fatto con costituisce reato. Lacuna legislativa?

SAN MARINO – E’ stata assolta. Ma ha capito di
aver sbagliato, soprattutto quando è stata colpita
da un provvedimento disciplinare conclusosi
con una censura nei suoi confronti. La legge
sammarinese ha però lacune grosse in questo
campo, quello della privacy, e la parte lesa dovrà
intentare un’eventuale causa civile per vedersi
risarcire il “male” subito. Si è concluso ieri il processo
a carico di una dottoressa sammarinese
, 49
anni, troppo curiosa, finita a giudizio per aver
avuto accesso ai dati di un collega ricoverato in
Ospedale e poi deceduto. “Per essere processati
penalmente per accessi al sistema informatico
dell’Iss, la norma prevede che vi sia la fraudolenza”,
ha spiegato l’avvocato Rossano Fabbri, difensore
della dottoressa. “La specialista ha usato
la sua password, quella che l’Iss dà a tutti i medici
e quindi non c’è una frode e non c’è reato”. La
sentenza di primo grado ha dato ragione alle tesi
della difesa. Il verdetto è stato di assoluzione
perché il fatto non costituisce reato. Erano stati i
familiari del medico, poi deceduto, a segnalare i
tanti accessi sulla cartella clinica del parente, e
dopo la denuncia, la dottoressa era stata rinviata
a giudizio per aver violato ripetutamente la legge
sulla privacy e il trattamento dei dati sensibili.
Era cioè entrata nel sistema informatico dell’Iss
per prendere visione delle condizioni di salute
del collega, affetto da una grave malattia. Stando
alle indagini della polizia giudiziaria, la dottoressa
era entrata sempre con la stessa password
nel computer centrale dell’Iss, l’Istituto di sicurezza
sociale sammarinese, per verificare le condizioni
di salute del collega. Il motivo di tanto
interesse (pare vi siano state oltre 100 accessi con
la stessa password) si sarebbe spiegato, secondo
gli inquirenti, da un interesse “professionale”:
ossia all’aggravamento delle condizioni di salute
del collega, la dottoressa sarebbe stata in grado
di subentrargli velocemente con la clientela
.

 

 

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