San Marino. Attiva-Mente: “Ancora troppa incoerenza da parte della politica sul tema della disabilità”

San Marino. Attiva-Mente: “Ancora troppa incoerenza da parte della politica sul tema della disabilità”

L’associazione Attiva-Mente, che da anni si batte per la difesa dei diritti delle persone con disabilità, interviene a margine del Consiglio Grande e Generale, durante il quale sono state discussione due proposte: la prima per l’introduzione di una normativa sul diritto all’affettività ed alla sessualità per le persone con disabilità; la seconda per una strutturazione delle politiche e delle pratiche per la disabilità in una dimensione onnicomprensiva e non solo in ambito sanitario e socio sanitario.

“Nonostante la decisione di anticipare il “comma Istanze d’Arengo” non abbia permesso a tutti noi di ascoltare gli interventi in Consiglio Grande e Generale, desideriamo ringraziare coloro che sono intervenuti nella discussione sulle questioni da noi avanzate: il Diritto all’affettività e alla sessualità, e la predisposizione degli Enti di riferimento pubblici afferenti la disabilità, conforme al nuovo paradigma introdotto dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.

La nostra mission è sensibilizzare l’opinione pubblica, Istituzioni comprese, quindi riteniamo già positivo il solo fatto che la politica conosca e discuta certi argomenti, problematiche e proposte. Continueremo su questa e su altre direttrici, con tutte quelle modalità cioè, che ci portano a sperare di vedere quanto prima all’orizzonte l’emancipazione e l’inclusione delle persone con disabilità in una società più giusta e con gli stessi diritti di tutte le altre persone. Per noi la stella polare rimane la Convenzione delle Nazioni Unite e ci battiamo affinché i principi ed i precetti in essa contenuti siano attuati e rispettati.

La nostra è una soddisfazione a metà non tanto perché un’Istanza sia stata accolta ed una respinta, cosa peraltro normale in un Paese libero, civile e democratico, ma perché non possiamo in tutto questo non rilevare e segnalare ancora una grandissima incoerenza: le tante, troppe, contraddizioni rispetto a precisi obblighi internazionali verso i quali, avendo aderito a determinati Trattati, la Repubblica di San Marino è da molti anni tenuta ad adempiere.

Abbiamo elencato un’infinità di problematiche relative per lo più al pari accesso ai diritti.

Ecco perché, aldilà dell’esito del voto, avremmo preferito assistere ad una precisa presa di coscienza su questo. Avremmo preferito, cioè, che oltre a discutere delle pagliuzze negli occhi degli altri, anche se le due Istanze tali non lo erano affatto, la politica e le Istituzioni si accorgessero della trave nel proprio occhio.

Non che ciò ci meravigli, d’altra parte non più di un mese fa si è celebrata all’ONU, nella più totale indifferenza e disinteresse degli organismi e servizi competenti qui in Repubblica, l’annuale Conferenza degli Stati Parte della Convenzione sopracitata. Ma se questo è, ci domandiamo allora che senso abbia, ad esempio, ospitare a San Marino la Conferenza dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (Agenzia delle Nazioni Unite) sul Turismo Accessibile, dato che anche su questo fronte sembra tutto fermo.

Rimaniamo perplessi insomma, ma sempre fiduciosi che questo orizzonte denso di incertezze sia presto squarciato da qualche iniziativa concreta, credibile e responsabile”.

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