Banca Centrale della Repubblica di San Marino è un ente tutto di proprietà sammarinese, in massima parte dello Stato sammarinese che, a quanto pare, può agire autonomamente contro San Marino
Banca Centrale non è nata sotto una buona stella. Subito uno scandalo tangentizio per la sede attuale ancor prima di aprirla in Via del Voltone. Poi c’è stata la collaterale assistenza con i filibustieri della piazza finanziaria. Il Direttore Luca Papi non solo non ha portato a termine l’impegno del ‘memorandum’ con Banca d’Italia, ma quando si è presentato davanti al sostituto procuratore di Forlì Fabio di Vizio non si è comportato proprio in modo che i sammarinesi ne possono conservare un buon ricordo. Anche se si è distinto dal ‘disponibile‘ – ex Capo della Vigilanza, Stefano Caringi.
Il Paese anche per le testimonianze di Papi e Caringi – rese sotto giuramento davanti a un giudice italiano che li aveva convocati come cittadini italiani – ha subito un tracollo del sistema finanziario da cui ancora non stiamo uscendo.
Eppure da Via del Voltone, contro il nostro Paese, è partito anche di peggio.
L’attuale presidente, Catia Tomasetti ha preso addirittura la iniziativa – sentito il Consiglio Direttivo? – di riferire sul sistema bancario sammarinese al “Generale Luciano Carta, all’epoca Direttore dell’Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna)”.
E tutto questo, prima delle ultime elezioni.
Ebbene né il governo precedente né quello attuale pare che abbiano avuto alcunché da ridire. E nemmeno il Consiglio Direttivo di Banca Centrale ora così formato: Catia Tomasetti – Presidente; Francesco Mancini – Vice Presidente; Consiglieri: Gian Luca Amici, Martina Mazza, Antonella Mularoni, Giacomo Volpinari.
Ci aspettiamo una presa di posizione dal Consiglio Direttivo, dal Governo attuale, dagli esponenti del Governo precedente.
Tratta da Il Baracucco