L’operazione Sarcofago portata avanti nella Repubblica di San Marino dall’attuale governo come dai governi precedenti, non avrebbe protetto solo i furfanti della finanza nostrani o non, ma anche gli stessi politici.
La denuncia sospetto è stata calata ieri nell’aula consiliare da Luca Lazzari, consigliere di Sinistra Unita, al termine del suo intervento sul decreto riguardante l’emissione di titoli pubblici per la ‘nazionalizzazione’ della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino.
Delle affermazioni del consigliere Lazzari non pare esserne traccia sui media, se non su L’informazione di San Marino: prima pagina e articolo all’interno di Antonio Fabbri.
Il consigliere Lazzari ha detto: …. siccome il tema di discussione riguarda i salvataggi bancari ci tengo a
far sapere al segretario Felici che appoggio totalmente la sua decisione
di nominare un osservatore per la verifica del recupero crediti nelle
operazioni in cui lo Stato è intervenuto a supporto delle crisi.
Ho
solo un dubbio, che si arrivi a chiudere la stalla quando i buoi sono
già scappati. È un dubbio motivato: ho personalmente raccolto una
testimonianza, che ovviamente richiede d’essere verificata ma ho ragione
di ritenerla attendibile, che riguarda posizioni debitorie importanti
di politici sammarinesi che avrebbero beneficiato in maniera diretta
dell’intervento dello Stato attraverso il credito d’imposta. Nelle
acquisizioni bancarie degli ultimi tempi, lo Stato, come sappiamo, è
sempre intervenuto riconoscendo a fronte di un deficit patrimoniale,
credito d’imposta. La domanda è: chi ha valutato a quanto ammontassero i
crediti che non erano esigibili? Perché se la banca sa di poter girare il
suo deficit alla Stato è evidente che non ha interesse a mettere in
campo tutte le azioni possibili per il recupero dei crediti. Tanto paga
pantalone. I benefici fiscali riconosciuti dallo Stato alle banche sotto
forma di credito d’imposta ammontano a quasi 91 milioni di euro. In
mezzo a quei 91 milioni potrebbero ancora una volta adombrarsi gli
interessi illegittimi della politica. Per cui invito fortemente il
segretario Felici ad arrivare fino in fondo alla questione e a fare la
massima chiarezza.
Luca Lazzari