San Marino, Banca Commerciale, crocevia della corruzione sammarinese ed italiana. Bisogna uscirne senza farsi condizionare da Giuseppe
Roberti, Gian
Luca Bruscoli, Gianluigi
Carrirolo ed, eventualmente, chi c’è dietro a loro.
Inutile perdere tempo a indagare per sapere chi c’è dietro. Inutile preoccuparsi di accertare se al Sig. Carrirolo i video contenuti in un dvd sono stati sottratti e vengono ora diffusi incompleti o, forse, manipolati.
Il tutto ruota attorno a Bcs. I sammarinesi che lì hanno operato e stanno operando, a partire dal primo Presidente, Marcello Malpeli, a Stefano Ercolani, che in qualche modo ne ha assunto la responsabilità,
passando per Emilio Della Balda e con l’apporto di Antonio Valentini, non
abbiano remore a denunciare quel che va denunciato. Lo facciano loro, di loro iniziativa, per il bene del Paese. Neutralizzando così anche altre eventuali registrazioni e soprattutto gli eventuali dossier confezionati dai colletti bianchi delle istituzioni.
Entrando nello specifico, c’è la questione dei soldi pubblici erogati sotto la regia di Banca Centrale (‘ingegneria finanziaria‘).
Quei soldi vanno restituiti allo Stato.
Tutti.
Per eliminare ogni zona d’ombra, essendo stata ventilata la presenza di conti in rosso intestati a politici o soci della Bcs.