San Marino, bilancio. Opposizione chiede governo di unita’. La maggioranza auspica la condivisione di alcuni interventi

San Marino, bilancio. Opposizione chiede governo di unita’. La maggioranza auspica la condivisione di alcuni interventi

Mentre l’opposizione invita a recuperare al piu’ presto il rapporto con l’Italia ribadisce la
necessita’ di un Governo di unita’ nazionale; la maggioranza chiede il della minoranza su alcune scelte di fondo.

Ne parla l’Agenzia Dire-Torre1

Quindi, Felici ha rilanciato sul tema delle convergenze con la
maggioranza: “Non parliamo vagamente di Governo di unita’ nazionale, ma
perche’ siamo convinti che sia indispensabile in
questo momento
mettere insieme le risorse piu’ responsabili”, anche per “dare risposte
serie all’antipolitica”. Restando all’opposizione, il segretario Psrs
Simone Celli ha ricordato che
le entrate tributarie sono in calo del
9% e ha espresso “preoccupazione per lo stato della finanza pubblica”
impegnandosi, in futuro, a contrastare la “politica dell’indebitamento”.Fra l’altro, ha proseguito Celli, la relazione della Commissione della finanza pubblica “rileva
un’ingente
esposizione di 192 milioni di euro in fideiussoni concesse da Bcsm in
favore degli istituti sammarinesi: Bcsm puo’ assumere il ruolo di
prestatore di ultima istanza, ma l’Aula deve vigilare su questo tema e
invito il segretario alle Finanze Pasquale Valentini a fare un
riferimento sullo stato delle concessioni di Bcsm”. Passando alla
maggioranza, il consigliere
Pdcs Federico Bartoletti ha sottolineato
‘ecumenico’ che “il nostro Paese ha iniziato il fondamentale cammino
della trasparenza, anche grazie al contributo del Psd, e certe tappe
vanno
viste in relazione al bilancio. Bilancio che assieme alle riforme
previdenziale, tributaria, della Pa e del mercato del lavoro, daranno
una nuova struttura alla nostra Repubblica”.

[…]

Roberto
Giorgetti, capogruppo Ap, si mostra infine ottimista sull’economia:
“Per quanto riguarda i conti pubblici il dibattito che si e’ aperto nel
Paese ha dato numeri non sempre giusti. In primo luogo, non abbiamo fin
qui debito pubblico mentre la disoccupazione non ha un dato allarmante.
Molte imprese hanno chiuso, alcune l’hanno fatto perche’ l’evoluzione
verso la trasparenza ha tolto loro vantaggi.

 

Leggi Agenzia Dire-Torre1

 

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