Giacomo Amadori di Libero: Conti all’estero / Blitz della Finanza a San Marino Nel mirino 27mila italiani / Al setaccio 33 miliardi di movimenti. Il paradosso: Roma spinge (e
paga) per la voluntary ma la Repubblica del Titano teme la fuga di
capitali e nega il condono ai nostri correntisti
(…) … il Tribunale sammarinese, per evitare la fuga di capitali, ha avviato
una serie di azioni penali per riciclaggio, che hanno comportato il
sequestro, e in alcuni casi la confisca, di rilevanti somme. In poche
parole chi chiede indietro i propri soldi rischia di essere accusato di
riciclaggio. Da notizie ufficiose sembra che il valore complessivo dei
patrimoni congelati sino a oggi abbia superato i 50 milioni di euro.
Sebbene questi procedimenti rispettino le normative europee sul
contrasto ai capitali illeciti, c’è qualcosa che non quadra. In fondo
sino all’anno scorso i depositi dei clienti (compresi quelli italiani)
venivano accettati solamente dopo la cosiddetta «adeguata verifica».
Quindi
o la verifica non era adeguata o quei correntisti adesso vengono
trattati da mariuoli per pura convenienza. Con la conseguenza che chi
chiede di disporre dei propri soldi, negli ultimi mesi vede scattare le
verifiche e le azioni penali sopra citate.
Il motivo di questo
voltafaccia è presto detto: il governo della piccola Repubblica non
sembra aver messo in campo contromisure adeguate per affrontare le gravi
difficoltà dovute alla carenza di liquidità delle banche. La sola
iniziativa concreta adottata è stata la richiesta all’Italia di un
cospicuo prestito. La cui entità non è stata resa pubblica. (…)
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