Simone Bianchi – Corriere Romagna: Prima divisione. I biancazzurri tengono testa all’Unione Venezia ma alla fine rimediano la quarta sconfitta di fila /
San Marino, acqua sempre più alta /
Apre Bocalon, rimedia Draghetti ma all’84’ l’ex interista decide su rigore
VENEZIA. Tanta buona volontà non basta per portare a casa almeno un punto. Lo sa bene il San Marino, che ieri ha perso 2-1 a Venezia, ma che avrebbe meritato qualcosa in più. Squadra ben messa in campo da De Argila, pressing alto con una punta e la mezzala a dar fastidio soprattutto sulla fascia sinistra dei padroni casa, bloccandone così il gioco che puntava a innescare Maracchi e le punte arancioneroverdi. Nel primo tempo le squadre partono guardinghe, tanto che per 19 minuti in tribuna c’è spazio solo per gli sbadigli.
San Marino in svantaggio. Poi il Venezia pesca il classico jolly, ma viziato quasi certamente da un fuorigioco. Bocalon è abile a liberarsi di Bamonte a metà campo e involarsi verso la porta. Venturi in uscita può poco con i piedi, tanto da essere scartato dall’attaccante del Venezia che entra in porta quasi con il pallone.
Ti aspetti la reazione del San Marino e invece la partita si impiglia a metà campo, con idee confuse da ambo le parti e poca voglia di graffiare. Un solo sussulto al 35’ quando Vigorito esce sui piedi di Lolli e fa suo il pallone. Il giocatore sammarinese non protesta, ma resta più di qualche dubbio sulla possibilità che fosse rigore. (…)
