L’Informazione di San Marino: Tlc, da Governo giro di vite su concessioni
Una regolamentazione delle
concessioni agli operatori,
che saranno sottoposte a principi
uniformi e forse ridiscusse
contemporaneamente anche
prima della loro scadenza
naturale, e la costituzione di
una Authority, sul modello
dell’Agcom italiana, la cui
attività sarà svolta dall’Ufficio
delle telecomunicazioni
per non gravare ulteriormente
sul bilancio statale: sono queste
le due principali linee di
intervento del governo sammarinese
nel settore delle telecomunicazioni
[…]
Il
governo pare poi intenzionato
a spingersi oltre: Mularoni
anticipa infatti la possibilità
di “rinegoziare tutte le convenzioni
a partire da una data
certa, anche prima della loro
scadenza naturale”, che varia
dal luglio 2012 fino al 2018.
Cambieranno poi anche i criteri
di pagamento: il segretario
parla infatti di “imposizione
di oneri di natura economica
al momento del rilascio di
nuove concessioni o delle frequenze”,
a cui si aggiungerà
“lo stabilimento di una cifra
annua che le società sarebbero
tenute a versare annualmente
all’erario”. Al momento le sei
società operanti sul territorio
sammarinese versano un
canone pari al 4,5% degli introiti
netti generati dal traffico
telefonico, una tassa che nel
2010 ha fruttato 779.576 euro,
in calo rispetto ai 956.572
dell’anno precedente, e per il
governo la situazione attuale
non solo “di fatto lascia alle
società la determinazione del
quantum da versare, con poche
reali possibilità di controllo”,
lamenta Mularoni, ma
soprattutto non offre “nessuna
possibilità di sapere in via
preventiva su quali entrate si
potrà contare”.
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