San Marino, camorra. Aziende fittizie per ottenere il certificato antimafia

29 Novembre 20117 Agosto 2020 nico

Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino: Staffa: Imprese e Appalti, San Marino il tramite per creare aziende fittizie con cui i clan ottenevano il certificato antimafia

Scrive la Dia nella sua informativa
nel capitolo intitolato, appunto,
“Imprese e appalti”:
“La Repubblica di San Marino, a
tal riguardo, risulta essere il crocevia
di riferimento per tutte le
transazioni illecite, atteso il suo
ruolo di “paradiso fiscale”. Tale
status consente alla criminalità
organizzata di rapportarsi con
regimi privilegiati sotto il profilo
fiscale, sotto il profilo del segreto
bancario attesa la nota scarsa cooperatività,
in materia di segreto
bancario, in ambito internazionale.
Nel corso delle attività è
emerso che un canale di interesse
è quello degli appalti, utilizzando
imprese di “copertura” al fine di
ottenere le previste certificazioni
antimafia (SOA)”.
[…]

Le ditte fittizie
per fare girare gli assegni:

“Nella conversazione di seguito
riportata, infine, emergono chiaramente
le modalità con le quali
il VALLEFUOCO realizza ditte
“fittizie” con lo scopo di ottenere
assegni da “far girare”:
Conversazione nr.6817, delle ore
11:33, del 28.11.2008:
Franco VALLEFUOCO, mentre
compone il numero telefonico,
conversa con una donna che si
trova in sua presenza e le dice:
Franco: “…io ti metto una ditta
in faccia (a nome della donna), ti
apro una ditta, … (incomprensibile)
te la metto in faccia e facciamo
girare le fatture sopra, perché
un domani che ho bisogno degli
assegni”;
Donna: “Uh!”
Franco: “… da sfruttare sopra a
quell’azienda, capito!”
ZAVOLI Roberto risponde alla
chiamata telefonica di VALLEFUOCO
Francesco, quest’ultimo
gli chiede di sapere preciso cosa
serve per il fine mese, inoltre aggiunge
che settanta (ndr 60mila
euro) li ha fatti.
ZAVOLI Roberto dice che, a
loro, servono 340.000,00 euro,
tra assegni, stipendi e tutto, lasciando
in giro quegli assegni che
non interessano.
Roberto dice che hanno lasciato
indietro 80/100.000,00 euro il
mese scorso.
Franco dice che ha parlato adesso
con Livio (ndr BACCIOCCHI) ed
ha fatto settanta di assegni che,
adesso, porterà”. […]