San Marino. Cannabis a uso terapeutico, Pdl approvato all’unanimità

San Marino. Cannabis a uso terapeutico, Pdl approvato all’unanimità

Approvato il Pdl su coltivazione e commercio a San Marino della cannabis a uso terapeutico

Sottolineate da tutti gruppi politici le opportunità economiche che possono nascerne; ratificati anche due decreti a tema scolastico

In Italia dal 2006 i medici possono prescrivere preparazioni contenenti sostanze attive a base di cannabis per uso medico. Ora anche San Marino si allinea dopo l’approvazione all’unanimità del Progetto di Legge sulla disciplina della Cannabis ad uso terapeutico, arrivato in aula consiliare a soli due mesi della prima lettura. Dopo la lettura del Pdl da parte di Gloria Arcangeloni (Rete) ha preso la parola il Segretario di Stato Roberto Ciavatta che ha ringraziato tutti per il clima registrato all’interno dell’aula. 

“Questa legge – ha detto – è un progetto sul quale la Segreteria ha lavorato alacremente perché significa tentare di creare condizioni per attirare a San Marino nel settore farmaceutico quanti più investitori possibili. L’authority sanitaria ha già preso accordi con organismi internazionali per quanto riguarda i controlli. E’ lo Stato che indica al Narcotic Control Board la quantità di sostanza che è in grado di produrre – ha spiegato – poi saranno effettuati controlli affinché non si superi quel quantitativo o affinché il quantitativo venga utilizzato per scopi diversi”.

Dai banchi dell’opposizione Vladimiro Selva (Libera) ha dichiarato: “Abbiamo affrontato il confronto su questo Pdl cercando di tenere nel mirino le potenzialità che per il Paese può avere una normativa come questa che va a generare dal nulla un settore economico che può dare alla Repubblica un riscontro in termini occupazionali e di autonomia e autosufficienza in determinate produzioni”.

Gli fa eco Giuseppe Maria Morganti (Libera): “Abbiamo apprezzato questo progetto di legge e continuiamo ad apprezzarlo ancora di più. Ci siamo resi conto dei benefici che potrebbero derivare da questo progetto”.

Lorenzo Bugli (Pdcs) apprezza le opportunità economiche che possono nascere, ma sottolinea: “occorre ribadire come sia importante mantenere la guardia alta ed evitare – con azioni di monitoraggio e controllo rigoroso – qualsiasi uso distorto dei prodotti legati alla cannabis. Ci riferiamo ad usi per finalità ricreative o comunque che hanno come obiettivo quello di favorire forme di evasione dalla realtà, specialmente nelle fasce di po- polazione più giovane. Nel ribadire dunque la nostra contrarietà ad ogni utilizzo differente da quelli previsti dal progetto di legge, auspichiamo che si possa procedere di pari passo con campagne di informazione e sensibilizzazione, a partire dalle nostre scuole e dai centri di aggregazione giovanile, al fine di promuovere una corretta cultura e di evidenziare in maniera chiara i rischi connessi all’uso e abuso di sostanze stupefacenti”.

E’ il Segretario di Stato Fabio Righi a rispondergli, affermando che è “assurdo fare interventi sottolineando il non utilizzo a fini ludici. Nessuno sta parlando di droghe leggere all’interno di San Marino. Se questo tema viene affrontato con serietà e onestà intellettuale può rappresentare una opportunità per il nostro Paese”. In aula ratificati anche due decreti dedicati all’insegnamento della lingua spagnola e al riordino dei titoli di studio per l’accesso all’insegnamento. Dal prossimo anno, la lingua spagnola entrerà definitivamente nell’offerta formativa del Liceo Linguistico della Repubblica di San Marino. Dall’ultima seduta del Consiglio è arrivata la ratifica di un altro Decreto Legge che andrà a riformare e riorganizzare i titoli di studio per l’accesso all’insegnamento. “È con grande soddisfazione che accolgo la ratifica di questi due importanti decreti – ha detto il Segretario di Stato per l’Istruzione Andrea Belluzzi – una base per il processo di rinnovamento formativo e di merito professionale che dobbiamo alle generazioni future e a tutto il corpo docente.

Già dalla prossima settimana, si riunirà il gruppo di lavoro sancito dal decreto per elaborare entro i prossimi 120 giorni una relazione, la base di partenza per gli interventi strutturali che riguarderanno il sistema”.

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