Il tema della giustizia continua a far parlare i media anche al di fuori dei confini sammarinesi.
L’ultimo articolo dedicato alle vicende che hanno investito il tribunale è quello apparso su Repubblica e intitolato “Caos giustizia a San Marino, smantellato il pool che indagò sulle tangenti: “Emergenza democratica”, nel quale vengono riportate le dichiarazioni dell’ex presidente Giovanni Guzzetta e dei magistrati David Brunelli e Alberto Buriani: circostanza straordinaria, se è vero che in passato le tre figure raramente avevano esternato la loro posizione sui media.
Vengono ripercorsi gli episodi riguardanti il settore giustizia, dalla seduta del Consiglio Giudiziario Plenario che ha portato all’annullamento della revoca dell’incarico di presidente del tribunale a Valeria Pierfelici fino all’azzeramento del pool che si è occupato delle indagini sul Conto Mazzini.
“Pochi giorni fa – scrive Repubblica – nove giudici hanno scritto una lettera aperta. Denunciano le ingerenze sulla magistratura, la democrazia a rischio, le mani della politica sul Tribunale. “Non possiamo col nostro silenzio avallare quello che sta succedendo”. Non sceglie il silenzio il professor David Brunelli, giudice d’appello penale a San Marino dal 2003, una delle toghe più esperte: “Quello che è successo è uno strappo alle regole dell’indipendenza della magistratura. Una decisione assunta da una maggioranza composta da politici, che ha azzerato un’esperienza di due anni, senza che nessuno abbia valutato nel merito. Il professor Guzzetta aveva abbattuto l’arretrato, organizzato incontri con i magistrati italiani, creato dei pool per migliorare l’efficienza”.
Sul tema giustizia sono intervenuti nella giornata di oggi il Governo e il prof. Giovanni Guzzetta.
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