San Marino, casino’ di Rovereta. Anche Antonio Rogliero (Sacra Corona Unita, Mafia del Brenta)

San Marino, casino’ di Rovereta. Anche Antonio Rogliero (Sacra Corona Unita, Mafia del Brenta)

Alessandra Nanni di Il Resto del Carlino: Sigilli al centro estetico del bossSequestrato dal Nucleo di Polizia tributaria della Finanza un salone di via Flaminia  

Solo il Nucleo di polizia tributaria  della Guardia di finanza, sapeva  che il vero proprietario di  quel centro estetico sulla via Flaminia,  era un barese legato alla criminalità  organizzata. Un uomo,  non solo vicino alla Sacra corona  unita, ma ai tempi d’oro anche in  stretto contatto con la Mafia del  Brenta, al punto da comparire nella  ‘squadra’ che organizzò il tentativo  di evasione del leggendario  Felice Maniero. Giovedì mattina,  i militari delle Fiamme Gialle sono  andati a mettere i sigilli al salone  in questione, sulla carta intestato  alla moglie, ma di fatto proprietà  di Antonio Rogliero, 65 anni,  sottoposto alla misura di prevenzione  della sorveglianza speciale e  con una sfilza di precedenti da fare  impallidire chiunque. Il centro  estetico ‘Sesel’, un secondo immobile  commerciale e tre garage, per  un valore di circa un milione di  euro, sono stati sottoposti a sequestro  preventivo (finalizzato alla  confisca) e affidati a un custode  giudiziario che ne deciderà le sorti.  Nel caso scegliesse di continuare  a farlo funzionare, tutti i proventi  finiranno nelle casse dello  Stato. Rogliero è ora indagato per  trasferimento fraudolento e omessa  comunicazione delle variazioni  patrimoniali, così come sua moglie.  Il loro avvocato, Sonia Raimondi,  annuncia il ricorso al Tribunale  del Riesame, pronta a dimostrare  che quel salone è frutto  del lavoro della donna che a  Chioggia svolgeva la stessa attività. 

Grazie a una serie di articolate  operazioni bancarie, Rogliero aveva  realizzato l’intestazione fittizia  alla moglie di quelli che gli inquirenti  considerano proventi illeciti  accumulati nel corso degli anni.  Riuscendo così anche ad accedere  a finanziamenti preclusi a chi, come lui,  non avrebbe potuto ottenere  una certificazione antimafia.  Gli accertamenti bancari eseguiti  dal Gico di Bologna, hanno permesso  di individuare l’esistenza  di otto carte di credito, quattro intestate  a Rogliero e le altre a sua  moglie. Utilizzate anche nella ‘sala  da gioco’ di San Marino, per  quasi 35mila euro.     

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