Alessandra Nanni di Il Resto del Carlino: Sigilli al centro estetico del boss / Sequestrato dal Nucleo di Polizia tributaria della Finanza un salone di via Flaminia
Solo il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, sapeva che il vero proprietario di quel centro estetico sulla via Flaminia, era un barese legato alla criminalità organizzata. Un uomo, non solo vicino alla Sacra corona unita, ma ai tempi d’oro anche in stretto contatto con la Mafia del Brenta, al punto da comparire nella ‘squadra’ che organizzò il tentativo di evasione del leggendario Felice Maniero. Giovedì mattina, i militari delle Fiamme Gialle sono andati a mettere i sigilli al salone in questione, sulla carta intestato alla moglie, ma di fatto proprietà di Antonio Rogliero, 65 anni, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale e con una sfilza di precedenti da fare impallidire chiunque. Il centro estetico ‘Sesel’, un secondo immobile commerciale e tre garage, per un valore di circa un milione di euro, sono stati sottoposti a sequestro preventivo (finalizzato alla confisca) e affidati a un custode giudiziario che ne deciderà le sorti. Nel caso scegliesse di continuare a farlo funzionare, tutti i proventi finiranno nelle casse dello Stato. Rogliero è ora indagato per trasferimento fraudolento e omessa comunicazione delle variazioni patrimoniali, così come sua moglie. Il loro avvocato, Sonia Raimondi, annuncia il ricorso al Tribunale del Riesame, pronta a dimostrare che quel salone è frutto del lavoro della donna che a Chioggia svolgeva la stessa attività.
Grazie a una serie di articolate operazioni bancarie, Rogliero aveva realizzato l’intestazione fittizia alla moglie di quelli che gli inquirenti considerano proventi illeciti accumulati nel corso degli anni. Riuscendo così anche ad accedere a finanziamenti preclusi a chi, come lui, non avrebbe potuto ottenere una certificazione antimafia. Gli accertamenti bancari eseguiti dal Gico di Bologna, hanno permesso di individuare l’esistenza di otto carte di credito, quattro intestate a Rogliero e le altre a sua moglie. Utilizzate anche nella ‘sala da gioco’ di San Marino, per quasi 35mila euro.