Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino: Rischio inquinamento prove: «Contesto professionale refrattario a garantire l’emersione dei fatti». Atti di libidine non solo nello studio medico /
Berti, il giudice: l’omertà l’ha coperto /
Molestie sessuali alle pazienti, il tribunale dice no alla scarcerazione del dottore ex Reggente
Molestie sessuali alle pazienti: deve rimanere in carcere il medico ex Reggente Pietro Berti. Ancora troppo alto, per il tribunale, il rischio di inquinamento delle prove: colpa anche del clima omertoso nel quale il dottore agiva, all’Iss. (…)
L’omertà. Ma è di certo il passaggio relativo al contesto nel quale Berti poteva agire che più lascia di stucco e sul quale il giudice s’è soffermato con attenzione.
«Le testimonianze – si legge – hanno messo in luce un contesto ambientale e strettamente professionale assolutamente refrattario a garantire l’emersione e l’accertamento delle condotte illecite oggetto di denuncia. Ciò a dimostrazione di quanto ancora è attuale e concreto il rischio di inquinamento del quadro probatorio, pericolo legato all’autorevolezza e all’influenza goduta da Berti nel proprio contesto ». Si deve comunque alla segnalazione dell’Iss l’apertura del fascicolo penale. Oggi, Berti, è sospeso in via cautelare: la Disciplinare deve invece ancora decidere se sanzionarlo o meno in via definitiva.