Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Caso Fincapital, rinvio a giudizio
per truffa anche per un immobile /
Oltre alla Ferrari andata a Casal di Principe, anche un immobile di Dogana Bassa era destinato alla criminalità
Dal luglio del 2010 Banca Centrale si trovava in Fincapital per una ispezione durata fino ai primi di ottobre. Poi, l’8 novembre del 2010, è arrivato il commissariamento della finanziaria. E proprio in quel periodo di raggiri, movimenti, documenti, dichiarazioni in barba a Bcsm ne sono stati fatti parecchi, tanto che, per il Tribunale di San Marino in seguito alle denunce del primo commissario Andrea Vicari, si sono evidenziati gli estremi per il rinvio a giudizio per truffa. Dall’altro lato per l’Italia, stando alle accuse contenute nell’ordinanza dell’operazione “Titano”, i fatti di fine 2010 sono stati gli ultimi colpi di coda di una associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio e si è trattato degli ultimi atti di una serie di passaggi che hanno consentito, nel corso degli anni, di ripulire denaro sporco attraverso la finanziaria di Dogana. A San Marino si è invece proceduto per il riaggiro. Così, per la famosa Ferrari Scaglietti finita al clan dei casalesi, Bacciocchi, Zonzini, Agostinelli e la moglie, dovranno rispondere di truffa sul Titano. Ma non è l’unico bene, oggi tra l’altro sotto sequestro da parte dall’autorità italiana, finito nelle mani della malavita. Infatti se la Ferrari era andata in mano a Salvatore Di Puorto e circolava tranquillamente a Casal di Principe, a Francesco Sinatra, detto il siciliano, doveva finire un immobile con tanto di posto auto a Dogana Bassa in via Consiglio dei Dodici. Sinatra è quello che partecipò al pestaggio in un capannone di Rovereta, descritto in più di una ordinanza, e che quel 30 ottobre del 2010 apostrofò Michel Burgagni con una pistola dicendogli: “succede così a chi si comporta male”. Proprio in quel periodo da Fincapital tutti i soggetti interessati dalle indagini cercavano di portar via quanto più possibile sottraendolo alla massa attiva della finanziaria. Così come accaduto per la Ferrari, anche per questi immobili, sempre l’8 ottobre 2010, si cominciarono a produrre carte per farli arrivare ad esponenti della criminalità. (…)
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