Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: L’ex ambasciatore in Montenegro chiede di tornare in Malesia. Il caso resta aperto
Gli avvocati di Paul Phua, ex ambasciatore di San Marino in Monetenegro, chiedono che possa tornare in Malesia. Dopo quasi un anno trascorso ai domiciliari negli Usa, a Las Vegas dove era stato arrestato a luglio dello scorso anno per un giro milionario di scommesse illegali sul campionato.
Questo dopo che, venerdì scorso, per le irregolarità riscontrate nella raccolta di prove che gli agenti dell’Fbi avevano acquisito con uno stratagemma presso la suite del Cesar’s Palace di Las Vegas, il giudice federale, Andrew Gordon, ha deciso che quelle prove non possano essere utilizzate nel processo. L’accusa, però, ha deciso di non mollare ed ha allora contestato l’associazione a delinquere ritenendo Phua membro della Triade 14K. Ha deciso di riformulare le contestazioni e preso tempo per appellarsi contro la decisione di Gordon di escludere le prove. La stessa accusa ha affermato che “si tratta di un cambiamento significativo nelle circostanze processuali”. Considerato quindi che i tempi dell’appello e della riformulazione delle accuse saranno lunghi – si calcola circa un anno – i difensori hanno chiesto che Phua possa lasciare gli Usa. (…) Sulla possibilità per Phua di lasciare gli Usa, il giudice Gordon deciderà lunedì. (…)
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