San Marino. Ceccarini: “Lo Sputnik è sicuro”.

San Marino. Ceccarini: “Lo Sputnik è sicuro”.

Ceccarini: “Lo Sputnik è sicuro, chi non si vaccina è egoista”

Simon Pietro Tura

Dopo il V-Day vissuto dalla Repubblica nella giornata di giovedì, con la somministrazione delle prime 25 dosi ad alcuni appartenenti al personale sanitario, oggi a San Marino parte la vera e propria campagna vaccinale. Gli interessati sono gli over 75, che già da alcuni giorni hanno potuto iniziare a prenotarsi nelle liste dell’Iss. Al netto di qualche problema alle linee telefoniche, letteralmente prese d’assalto, oggi si sottoporranno alla somministrazione 250 persone. Il responsabile Iss per la campagna vaccinale è il dottor Agostino Ceccarini, che abbiamo intervistato. 

Dottore, come è andato il primo giorno di vaccinazione? Avete avuto problemi di qualche tipo? Nel corso del V-Day tutto è andato bene, un paziente ha avuto un piccolo rialzo febbrile e un altro ha avuto qualche dolore articolare, ma sono reazioni assolutamente tipiche della somministrazione di vaccini.

Ci spiega come funziona la procedura? “Lo Spuntik V viene conservato in frigoriferi appositi ad una temperatura di -20°C, 30-40 minuti prima della somministrazione viene tolto dal frigo e tenuto a temperatura ambiente. Per ogni flacone si ricavano cinque dosi. Una volta effettuata la somministrazione il paziente viene tenuto per circa 15-20 minuti sotto osservazione, in modo che se c’è qualche effetto collaterale di qualsiasi tipo”.

Quante persone al giorno e quando realisticamente pensate finirà la campagna? Quando entreremo a ‘pieno regime’ e avremo a disposizione un alto numero di vaccini faremo complessivamente 400 somministrazioni al giorno, distribuiti nei tre punti vaccinali, di cui il principale sarà all’interno del Centro Commerciale “Azzurro”. Se l’approvvigionamento di dosi non subirà rallentamenti contiamo nel giro di quattro mesi di completare tutto. Anche perché l’accordo firmato a gennaio con l’Italia, pur se con ritardi, è tutt’ora in vigore quindi ci aspettiamo in breve tempo l’arrivo dei vaccini previsto. Siamo contenti della risposta che abbiamo avuto dalla parte di popolazione che è interessata in questa prima parte di campagna e le tante telefonate ricevute lo dimostrano.

Quando avrete più di un vaccino si potrà scegliere quale tipologia farsi somministrare? No, il vaccino verrà scelto dal personale sanitario: questo chiaramente non avverrà in maniera casuale ma sulla base di chiare indicazioni scientifiche e in base anche ai dati e alle caratteristiche del paziente. La cittadinanza deve avere fiducia nel personale addetto.

Cosa si sente di dire a chi preferirebbe non vaccinarsi? “Innanzitutto bisogna capire se queste persone hanno delle remore su questo tipo di vaccino oppure se sono dei No-vax: nel primo caso mi sento di tranquillizzarli. Tutta la procedura che viene effettuata solitamente per la ‘creazione’ di un vaccino è stata seguita anche in questo caso, anzi il numero di persone impiegate per gli studi e lo sviluppo dello Sputnik è stato superiore alla norma. I vaccini sono sicuri, sia perché lo riportano gli studi che sono stati fatti, sia perché ormai viene utilizzato da un alto numero di Paesi e gli effetti collaterali si sono riscontarti in una percentuale infinitesimale dei pazienti. Per i No-vax invece il discorso che mi sento di fare è un po’ diverso e sarebbe molto ampio da affrontare: mi limito a dire che in una situazione così difficile e complicata ognuno deve fare la propria parte. Il vaccino è l’unico strumento che abbiamo per uscire dalla pandemia. Sfruttare il fatto che la gran parte della popolazione si sottoporrà alla somministrazione e avere benefici anche a proprio vantaggio tramite l’immunità di gregge la trovo un’azione di grande egoismo e scarsa educazione civica. È troppo facile ‘stare nelle retrovie’ e far combattere la guerra agli altri”.

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