Il movimento Civico10 interviene a proposito della delicata questione della sanatoria edilizia. A tal proposito Civico10 propone di “abrogare l’art.179 della Legge n.87 del 1995 che, trascorsi 10 o 20
anni dalla loro realizzazione ed a fronte di un piccolo contributo di
concessione, permette di sanare automaticamente alcuni tipi di abusi”.
Da una parte, gli abusi che comportano la costruzione di edifici su terreni non edificabili e che quindi contribuiscono alla cementificazione del territorio, secondo noi, non devono ricevere sconti ed essere invece destinatari di ordini di demolizione coatta da rendere immediatamente operativi o di confisca nel caso in cui l’edificio possa tornare utile alla comunità. Stessa inflessibilità si dovrebbe avere nei casi in cui le modifiche alla divisione interna potrebbero inficiare la stabilità dell’edificio. Si può valutare, dati alla mano, la natura degli abusi che non comportano un consumo ulteriore del territorio oltre alle modifiche di divisione che non influiscano sulla stabilità degli edifici, ipotizzando eventualmente l’introduzione, a fronte di un’autodichiarazione con successiva verifica per l’allibramento del catasto, di multe severe che vadano a punire la violazione e creino un entrata ulteriore per lo Stato.
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