Claudio Felici, Capogruppo del Partito dei Socialisti e dei Democratici, ex coalizione Riforme e Libertà, minoranza in Consiglio Grande e Generale, risponde a nome del Governo, espressione della maggioranza Patto per San Marino, a proposito dello slittamento della riforma fiscale, in una intervista rilasciata a Luca Cassiani di Corriere Romagna San Marino.
I sindacati non hanno intenzione di fermarsi e confermano il giorno di sciopero
«Dobbiamo approfittare del tempo a disposizione per migliorare il provvedimento»
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Teme ripercussioni da parte dell’Italia? «Se utilizzato in maniera positiva, un mese non sposta l’orizzonte. Ci tengo però a precisare che questa riforma non è la nostra. Anzi avremmo anche molte cose da dire e lo faremo appena ci sarà l’occasione giusta».
C’è chi dice che l’approvazione della riforma oggi, con l’appoggio esterno del Psd, avrebbe significato sancire troppo presto la futura alleanza… «Il ragionamento politico, che le forze rappresentative del governo abbiano portato avanti un percorso difficile, non è di oggi. Se il percorso procede la riforma tributaria va in porto».
Che cosa ne pensate nel merito: va bene così o servono modifiche? «In realtà temiamo che non raggiunga i risultati prefissi e che il Fmi possa avanzare delle perplessità. Comunque si possono avere idee diverse, il nostro obiettivo è migliorare il testo in commissione».
Il segretario di Stato Valentini dice che il testo è blindato, mentre i sindacati lo vogliono ritirare. Come se ne esce? «Se sul testo della riforma riusciamo a ragionare tutti insieme effettueremo un passo avanti piuttosto che uno indietro. Le istanze dei lavoratori e dei sindacati, però, vanno prese in considerazione, noi lavoriamo per questo».
I sindacati comunque non hanno alcuna intenzione di fermarsi e confermano la giornata di sciopero: potrebbe però cambiare la data. Deciderà la Csu nei prossimi giorni.