Bettina Bush di La Repubblica: Spiega Emanuel Colombini alla guida del gruppo che fattura 160 milioni con 900 dipendenti / La ricetta di Colombini: “Seguiamo i clienti in ogni angolo di casa” / “Crediamo nella logica del monomarca che ci permette di controllare l’intera filiera del servizio dal negozio all’installazione finale”
(…) Oggi Colombini è un gruppo che si occupa del ‘total look’ della casa, con percentuali di crescita del 4-5% previste per il 2014, capace di produrre 250 mila ambienti all’anno, rimanendo tutto in famiglia: “Abbiamo tre marchi, Colombini, Febal e Rossana – spiega Emanuel Colombini, classe ’78, amministratore delegato e seconda generazione – attualmente per noi è fondamentale investire nel brand, soprattutto nei mercati stranieri, sviluppando monomarca per dialogare direttamente con il cliente finale. (…)
Cerchiamo di essere il consulente finale e totale del consumatore.
Per riuscire a coprire le esigenze diverse di una clientela variegata, il gruppo ha sviluppato 12 linee, con 20 rinnovi di prodotti all’anno: “Ogni prodotto – continua Colombini – deve sempre avere un prezzo accessibile, e saper trasmettere un forte valore di design”.
Oggi le cucine coprono il 30% della produzione del gruppo mentre il restante 70% riguarda il ‘total look’ della casa: “Noi cerchiamo di curare tutti gli ambienti, sempre con gusto molto coordinato, seguendo il budget del cliente – continua Colombini- spesso partendo dalla cucina, un ambiente trainante, cerchiamo di stimolare il cliente a curare il resto della casa”. Non a caso Febal, che è stata acquistata nel 2009 da Colombini, passato alla storia con alcune icone come Bella, Allegra, Nonna Berta e Flipper, ha sviluppato FebalCasa: “FebalCasa non è solo un’insegna, ma un sistema, una formula condivisa con tutti i nostri partner, che include la comunicazione, investimenti in campagne, web marketing ed eventi, inoltre offriamo un servizio di formazione continua ai venditori con Colombini Academy”.
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Emanuel Colombini