San Marino. Commercio a San Marino? Ok

San Marino. Commercio a San Marino? Ok

Confortanti i dati trasmessi dall’Osservatorio sul Commercio, presentati oggi in conferenza stampa presso la Segreteria di Stato all’Industria.

“Il settore del commercio a San Marino sta dando risultati soddisfacenti ed i dati sono confortanti”. Così il Segretario di Stato all’Industria, Artigianato e Commercio, Marco
Arzilli
, alla conferenza stampa di presentazione del rapporto dei primi nove mesi dell’anno, predisposto dall’Osservatorio sul Commercio, alla presenza del suo Presidente, Libero Barulli.

 Ne è emersa una fotografia  attendibile e reale,  che rivela un settore che tiene bene, soprattutto se riferito ad una situazione generale, che registra sensibili flessioni in comparti vitali dell’economia sammarinese.
Mentre il calo  delle imprese si riflette sui volumi e sull’occupazione, nel commercio al dettaglio non vi è questo impatto negativo, ma si evidenzia invece anche un incremento di occupazione, soprattutto residente.
Attraverso i dati riferiti nel corso dell’incontro,  a fronte di una contrazione del settore intermediario, dovuto principalmente alla chiusura di molte imprese ed ai fenomeni distorsivi, appare evidente che il  commercio sia  una certezza per il  Paese e per il suo sistema economico e sociale, un settore che può fungere da  ammortizzatore sociale e  che assicura occupazione più di altri.
 Il 76% dei consumi interni viene fatto in Repubblica  e questo rappresenta oggi un motivo di vera soddisfazione, che dà atto delle politiche vincenti, che mirano ad incrementare il consumo interno, grazie , tra l’altro ad incentivi quali la Smac Card e la diminuzione di due punti dell’imposta monofase.
A questo proposito, si rileva l’efficacia di questa misura, che non ha abbassato l’entrata per lo Stato ma, al contrario, ha registrato un incremento ed un saldo positivo.

Il commercio al dettaglio continua pertanto ad assicurare una entrata annuale certa che, a fine anno, l’Osservatorio saprà confermare attraverso dati definitivi ma che, già da ora presenta, rispetto allo scorso anno, un aumento nelle importazioni da 151.000.000 agli attuali 158.000.000 di euro con un aumento percentuale  dell’imposta monofase dell’1,56% ed un incremento del fatturato annuo del 4,6%.     [c. s.]

Leggi resoconto Agenzia Dire

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy