San Marino. Commissione Consiliare Finanze, seduta pomeridiana di venerdì 22 marzo

San Marino. Commissione Consiliare Finanze, seduta pomeridiana di venerdì 22 marzo

La Commissione Consiliare, in seduta pubblica, si apre dal Comma 2, ovvero l’Audizione del Coordinatore del Tavolo congiunto per la vigilanza e il controllo delle attività economiche in ottemperanza all’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Grande e Generale in data 13 marzo 2024.

“A San Marino c’è un’economia che è sana, lo posso dire anche come direttore dell’Agenzia di informazione finanziaria – mette in chiaro, nella sua premessa, il coordinatore Nicola Muccioli -. Dunque in questa sede parleremo dell’attività di vigilanza e controllo finalizzata ad affrontare situazioni endemiche e non l’economia di San Marino nel suo insieme”.

“Da gennaio 2024 ad oggi – aggiunge il coordinatore – sono avvenuti 8 incontri del Tavolo congiunto. La modalità di lavoro è organizzare incontri con tutti i membri quando necessario altrimenti favorire incontri bilaterali per avere riscontri più immediati e agili”.

Per il Tavolo “è fondamentale raccogliere degli elementi quantitativi. Quando andiamo a dare indicazioni, le vogliamo dare sui fatti e non sulle percezioni o su singoli e specifici casi”.

Il coordinatore, rispondendo al presidente della Commissione Pasquale Valentini (Pdcs), passa quindi ad elencare alcuni temi su cui si sta focalizzando l’attività del Tavolo. “Da potenziali interventi normativi a ricognizioni di determinate situazioni. Riguardare il quadro normativo di riferimento e l’armonizzazione dello stesso. Si sta ragionando sui criteri di onorabilità dei soggetti. Gli strumenti informatici: come e in che modo utilizzarli, e che caratteristiche dovrebbero avere? Una ricognizione dell’impianto sanzionatorio, comprendere esattamente se le fattispecie vietate sono effettivamente sanzionate. E prevedere interventi che non devono per forza essere sanzioni pecuniarie. Si parla della collaborazione internazionale. Si parla dei settori meritevoli di attenzione. Prima di individuare se sono sensibili, bisogna studiarli, comprenderne l’evoluzione. E poi come accrescere ulteriormente la trasparenza degli operatori economici sammarinesi”.

“C’è stata una crescita importante da parte di tutti i player – dice il Segretario di Stato per le Finanze Marco Gatti -. All’esterno i tempi di intervento e segnalazione sono più lenti rispetto a quanto avviene a San Marino. C’è anche un’attività molto più forte per quel che riguarda la cooperazione internazionale. Sono più al giorno d’oggi le richieste attive che facciamo rispetto a quelle che riceviamo. Gli stessi operatori economici, dagli studi professionali alle banche, hanno percepito che il fatto di essere attenti nelle segnalazioni dei fenomeni, diventa una forte modalità di salvaguardia dell’economia”. Tuttavia “quello che percepiamo è che il crimine è in continua evoluzione e si sposta da un settore all’altro. Dunque va mantenuto il grado di alert che stiamo sviluppando sempre di più.A livello internazionale, al di là di qualche articolo dove però non si polemizza più, l’elemento fiducia è cresciuto tanto”.

Spazio agli interventi dei Commissari. “Ci sono dei settori che sono a nostro avviso da attenzionare” osserva Emanuele Santi (Rete) riferendosi all’inchiesta “Ultimo Brindisi” che ha coinvolto anche una società sammarinese. “Abbiamo una società che fa import export di bevande, legata agli esponenti di un clan malavitoso. Questa non è una cosa da poco”. Quindi Santi pone alcune domande. “Il 31 luglio avete depositato la relazione. Dal 31 di luglio siete mai stati chiamati dal Congresso di Stato a riferire rispetto a quelle che potevano essere le proposte? Le proposte hanno mai trovato attuazione?”. Muccioli conferma che non vi è stata ancora nessuna audizione con il Congresso di Stato, ma che i rapporti con la Segreteria di Stato per le Finanze sono molto stretti. Quanto ai suggerimenti recepiti, “penso al decreto delegato 185/2023 sulla disciplina delle attività economiche. Un altro elemento a livello normativo che è stato colto nella Finanziaria è l’articolo 1 comma 25: suggerimento dell’ufficio tributario che ha portato all’inserimento di una norma sul settore dei veicoli. Ulteriore elemento che avevamo suggerito era accrescere la trasparenza delle società anche attraverso la costituzione di provider sammarinesi centralizzati che contenessero anche informazioni pregiudizievoli”. E sul prestanomato: “Il registro titolari effettivi ancora non è in AIF – chiarisce Muccioli – ma programmeremo una serie di attività per verificare situazioni di presunta anomalia e, assieme alle forze di polizia, lavoreremo ai fini di verificare o meno se le informazioni sono veritiere”.

Stefano Giulianelli (Pdcs) pone una domanda sul “grado di collaborazione e sinergia con gli enti dei Paesi esteri”. Per il coordinatore del Tavolo “un’azione congiunta, mediante una collaborazione più stretta tra le autorità di San Marino e le autorità europee, potrebbe essere una soluzione percorribile. Potrebbe essere utile ragionare sulla costituzione di tavoli bilaterali operativi con l’Italia per affrontare determinate problematiche, che sono più efficaci rispetto allo scambio di informazioni”. Da parte di Muccioli quindi una “opportuna considerazione va fatta sul fatto che ci sia un processo di rotazione nel ruolo di coordinatore del tavolo, anche per responsabilizzare gli uffici”.

Prende la parola il Segretario di Stato Gatti con alcune precisazioni. “Quando sento dire che il Congresso deve intervenire e chiudere le attività, il Congresso non può farlo. Sono gli uffici amministrativi a doverlo fare sulla base delle norme. Sul settore delle auto, la maggior parte delle attività illecite compiute in quel settore non è avvenuta nel nostro territorio. Il problema dei settori è un falso problema”.

“Il registro unico delle attività economiche – chiarisce il Segretario di Stato Fabio Righi -. non è la messa in digitale, ma è una piattaforma di comando e controllo in cui vari organi competenti con vari profili d’accesso possono accedere ad una medesima banca dati. Non è l’intelligence propriamente detta, ma c’è un approccio di intelligence economica”.

La Commissione prosegue con il Comma 3, che prevede il riferimento del Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio riguardo agli adempimenti relativi all’avvio del progetto di cartolarizzazione (garanzia dello Stato, approvazione dell’operazione da parte della BCSM, individuazione dell’organismo di monitoraggio).

A seguito del perfezionamento dell’operazione di cartolarizzazione, l’attività di gestione e recupero degli attivi bancari ha ottenuto risultati positivi. Il piano prevede di registrare incassi lordi per 135,7 milioni di euro per tutta la durata della cartolarizzazione, con previsioni di incassi maggiori nei primi anni. Al mese di febbraio 2024, dopo sei settimane dalla data di emissione, il veicolo di sistema ha registrato incassi per 6 milioni di euro. Gli incassi fino ad ora perfezionati risultano superiori alle stime di valore. L’Npl ratio a valori lordi si attesta al 31 gennaio 2024 al 23% (era al 54% al 30 novembre 2023), quella netta al 15,8% (era al 26%). “Per quanto riguarda la garanzia dello Stato – aggiunge Gatti – il rischio è sceso da 70 milioni a 42 milioni e mezzo. La raccolta bancaria, al 31 gennaio 2024, è di 6 miliardi  39 milioni, con una crescita del 49% soprattutto grazie ai residenti. Sono elementi positivi che fanno registrare fiducia verso il sistema bancario.

“Questa partita degli NPL sarà fondamentale per il Paese e può essere carica di opportunità ma anche di gravi e gravissimi rischi” osserva Nicola Renzi (Rf). Quanto all’istituzione dell’organismo di sorveglianza, tutte le forze politiche condividono sulla necessità di arrivare a delle nomine il più possibile condivise. Stefano Giulianelli (Pdcs) ringrazia le forze politiche per “aver portato avanti il lavoro” con “un metodo nuovo”. Emanuele Santi (Rete) pone degli interrogativi sui costi. “Sarebbe importante capire, in maniera molto laica, da una parte i costi fissi, a quanto ammontano, le eventuali consulenze e l’attività di recupero attraverso gli studi legali, quanto è stato preventivato”.

La Commissione si chiude con il riferimento del Segretario di Stato sul progetto per l’avio superficie di Torraccia in ottemperanza all’Ordine del Giorno approvato dalla III Commissione Consiliare Permanente in data 16 novembre 2023, accompagnato da alcune polemiche.

Nel finale c’è spazio per il Comma Comunicazioni, con il Nicola Renzi (Rf) che sottopone all’attenzione dell’Aula il caso del “dossieraggio” legato alle dichiarazioni del tenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano, che sta scuotendo l’Italia. “Nelle attività di antiriciclaggio – osserva il Segretario di Stato Marco Gatti – le normative devono prevedere che il segnalante sia tutelato. Il fatto che venga fuori una notizia di questo tipo, mette in luce non un problema su San Marino, ma da un’altra parte. Se il segnalante si ritrova sul giornale, probabilmente c’è un problema. Dunque il vero problema è: cosa è successo dall’altra parte?”.

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Di seguito una sintesi degli interventi

Comma 2. Audizione del Coordinatore del Tavolo congiunto per la vigilanza e il controllo delle attività economiche in ottemperanza all’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Grande e Generale in data 13 marzo 2024

Nicola Muccioli (Direttore AIF e Coordinatore del Tavolo congiunto): A San Marino c’è un’economia che è sana. Lo posso dire anche come direttore dell’Agenzia di informazione finanziaria. Dunque parleremo dell’attività di vigilanza e controllo finalizzata ad affrontare situazioni endemiche e non l’economia di San Marino nel suo insieme. Al tavolo congiunto partecipa Banca Centrale, il dipartimento esattoria dello Stato, l’ufficio tributario, l’ex ufficio attività di controllo, polizia civile, gendarmeria, guardia di rocca, oltre all’Agenzia di informazione finanziaria. La relazione è stata trasmessa entro i termini richiesti al Congresso di Stato. Il Tavolo, secondo quanto indicato, deve ancora aggiornare gli strumenti di prevenzione in determinati settori considerati sensibili, e formulare proposte, oltre ad un aggiornamento normativo. In data 31 maggio del 2023, poche settimane dopo la delibera, si è tenuto il primo incontro del tavolo congiunto. All’esito di tale seduta, ai partecipanti, è stato richiesto di produrre una scheda sintetica. Ogni ufficio ha descritto le funzioni che venivano svolte con particolare riferimento alle norme che regolano l’attività di ogni ufficio, indicando quali erano ad avviso di ogni ufficio le vulnerabilità riscontrate, e anche quali potessero essere le proposte per eliminare o ridurre le varie criticità. Sono stati poi avviati incontri singoli con ciascuna autorità. Le informazioni presenti nelle schede hanno portato alla stesura della relazione preliminare. La relazione riprende le risultanze della Commissione Consiliari sulle infiltrazioni della criminalità organizzata. C’è un sistema di controllo che va rafforzato promuovendo maggiore controllo e maggiore cooperazione. Tutti i rappresentanti delle autorità stanno contribuendo in maniera proattiva nel Tavolo Congiunto. Un atteggiamento diligente e professionale. Da gennaio 2024 ad oggi sono avvenuti 8 incontri del Tavolo congiunto. La modalità di lavoro è organizzare incontri con tutti i membri quando necessario altrimenti favorire incontri bilaterali per avere riscontri più immediati e agili. Gli incontri vertono su questioni che i singoli uffici portano all’attenzione del coordinatore su argomenti orizzontali e attività di miglioramento del singolo ufficio. E’ fondamentale raccogliere degli elementi quantitativi. Cerchiamo di uscire dalla percezione e andare sul ‘quanto’. Stiamo cercando in questi giorni di fare raccolte dati e avere dei numeri. Numeri che poi vanno però anche verificati. C’è una attività necessaria, anche perché quando andiamo a dare indicazioni, le vogliamo dare sui fatti e non sulle percezioni o su singoli e specifici casi. Il confronto non deve però limitarsi agli aspetti normativi ma portare anche un’azione sinergica delle autorità e degli uffici. In base a questo principio, ci sono già state delle proposte al fine di una definizione di azione congiunta e sinergica. In generale le autorità e gli uffici ritengono che la collaborazione tra gli stessi sia fondamentale. Importante è rafforzare l’attività operativa. Lavorare insieme su specifici casi.

Il Tavolo sta lavorando ad una serie di azioni ad ampio spettro, che cercano di cogliere tutti gli elementi che, ad avviso delle varie autorità, hanno senso. Da potenziali interventi normativi a ricognizioni di determinate situazioni. Riguardare il quadro normativo di riferimento e l’armonizzazione dello stesso. Si sta ragionando sui criteri di onorabilità dei soggetti. Gli strumenti informatici: come e in che modo utilizzarli, e che caratteristiche dovrebbero avere? Una ricognizione dell’impianto sanzionatorio, comprendere esattamente se le fattispecie vietate sono effettivamente sanzionate. E prevedere interventi che non devono per forza essere sanzioni pecuniarie. Si parla della collaborazione internazionale. Si parla dei settori meritevoli di attenzione. Prima di individuare se sono sensibili, bisogna studiarli, comprenderne l’evoluzione. E poi come accrescere ulteriormente la trasparenza degli operatori economici sammarinesi.

Segretario di Stato Marco Gatti: Quello che abbiamo come ritorno, rispetto alle attività di contrasto alla criminalità che può investire San Marino, è un ritorno che vede comunque una struttura legislativa e organizzativa di buon livello, specie se la confrontiamo con l’esterno. All’esterno i tempi di intervento e segnalazione sono più lenti rispetto a quanto avviene a San Marino. C’è anche un’attività molto più forte per quel che riguarda la cooperazione internazionale. Sono più al giorno d’oggi le richieste attive che facciamo rispetto a quelle che riceviamo. Gli stessi operatori economici, dagli studi professionali alle banche, hanno percepito che il fatto di essere attenti nelle segnalazioni dei fenomeni, diventa una forte modalità di salvaguardia dell’economia. C’è stata una crescita importante da parte di tutti i player. Ma quello che percepiamo è che il crimine è in continua evoluzione e si sposta da un settore all’altro. Dunque va mantenuto il grado di alert che stiamo sviluppando sempre di più. Altra sfida è fare in modo che tutte le autorità e le forze di polizia che fanno i controlli possano coordinarsi al meglio. La forza di questo tavolo è anche mettere a confronto quello che le forze di polizia fanno per poi magari meglio suddividere i ruoli che le autorità hanno. Con le ultime normative stiamo puntando moltissimo sul tema dell’informatizzazione. A livello internazionale, al di là di qualche articolo dove però non si polemizza più, l’elemento fiducia è cresciuto tanto. Per questo oggi possiamo esprimere la presidenza del Moneyval.

Segretario di Stato Fabio Righi: Alcuni aspetti sottolineati dal Tavolo sono già stati recepiti in atti normativi precisi. Oggi abbiamo fatto un passo in avanti nella formalizzazione del Tavolo congiunto: l’esigenza di coordinamento è qualcosa che abbiamo percepito fin dalle prime fasi di questa legislatura.

Mirko Dolcini (Domani Motus Liberi): Il fenomeno della criminalità, che fa parte della natura di alcuni uomini, è continuamente in evoluzione. E’ evidente, come affermato, che servono strumenti di controllo sempre più adeguati, che si evolvano. Ho sentito una relazione molto completa. Mi sembra di capire che in questi anni è stata imboccata la strada giusta nella lotta alla criminalità e alle infiltrazioni. Dunque un ringraziamento al Tavolo congiunto e ai suoi componenti per l’attività di approfondimento.

Emanuele Santi (Rete): Ci sono dei settori che sono a nostro avviso da attenzionare. Lo vediamo dai riferimenti della stampa. Questi settori effettivamente stanno producendo criticità e grave nocumento della nostra immagine. Abbiamo una società che fa import-export di bevande, legata agli esponenti di un clan malavitoso, con l’amministratore delegato della società sammarinese che è in carcere ma che ancora oggi risulta attivo come amministratore della società. Questa non è una cosa da poco. E noi cosa facciamo? Il 31 luglio avete depositato la relazione. Dal 31 di luglio siete mai stati chiamati dal Congresso di Stato a riferire rispetto a quelle che potevano essere le proposte? Le proposte hanno mai trovato attuazione?

Nicola Muccioli (Direttore AIF e Coordinatore del Tavolo congiunto): Se siamo stati auditi o meno dal Congresso di Stato, la risposta è no. Ho avuto modo di parlare con il Segretario di Stato alle Finanze. Quali iniziative sono state adottate rispetto alle proposte presentate? Non andrò a descrivere nel dettaglio tutte le indicazioni che noi avevamo dato. Da parte dell’ufficio attività economiche abbiamo avuto riscontro. Penso al decreto delegato 185/2023 sulla disciplina delle attività economiche. Un altro elemento a livello normativo che è stato colto nella Finanziaria è l’articolo 1 comma 25: suggerimento dell’ufficio tributario che ha portato all’inserimento di una norma sul settore dei veicoli. Sulla formazione, posso dare un riscontro: ci stiamo coordinando per organizzare eventi di formazione reciproca. Ci sono altri suggerimenti, ad esempio sull’onorabilità. ma erano accennati, li stiamo studiando per portare all’esecutivo delle soluzioni che si possono eventualmente coordinare. Ulteriore elemento che avevamo suggerito era accrescere la trasparenza delle società anche attraverso la costituzione di provider sammarinesi centralizzati che contenessero anche informazioni pregiudizievoli. Questo oggi è possibile attraverso la piattaforma Opec ma potrebbe essere fatto a pagamento da un provider così che ci sia anche una trasparenza verso l’esterno. Sulla trasparenza e il prestanomato. Sarà compito dell’AIF, verificare la presenza di eventuali situazioni di prestanomato. Il registro titolari effettivi ancora non è in AIF, ma programmeremo una serie di attività per verificare situazioni di presunta anomalia e, assieme alle forze di polizia, lavoreremo ai fini di verificare o meno se le informazioni sono veritiere.

Stefano Giulianelli (Pdcs): Sul sistema dei controlli. Ci sono sicuramente dei passaggi da implementare. Il coordinamento tra tutti i soggetti deputati al controllo. Ci sono le questioni delle risorse umane, degli strumenti informatici. Tuttavia mi pare che siano più gli elementi positivi in questa analisi rispetto alle criticità che sono state evidenziate. Mi pare di aver registrato anche un elevato grado di coinvolgimento degli uffici di controllo per quanto riguarda la produzione normativa. Suggerimenti e raccomandazioni sono state trasmesse agli organi deputati. Non dimentichiamo l’aggiornamento della normativa antiriciclaggio. La mia domanda attiene al grado di collaborazione e sinergia con gli enti dei Paesi esteri.

Pasquale Valentini (Pdcs): Dando un giudizio positivo sul ruolo che questo Tavolo può svolgere, vi chiedo se avete già qualche osservazione circa l’attività del Tavolo. E’ messo nelle condizioni di poter operare? C’è qualche problema in termini di risorse, organizzazione, strumenti?

Nicola Muccioli (Direttore AIF e Coordinatore del Tavolo congiunto): Per quanto riguarda la prima domanda. San Marino è inevitabilmente esposta ad una minaccia di potenziali attività illecite che provengono dall’estero. Per quanto riguarda l’Interpol, abbiamo un ufficio internazionale che lavora molto bene e con il quale noi di AIF lavoriamo in stretto coordinamento. Europol è un meccanismo in cui c’è la possibilità di coordinarsi su alcuni settori e credo siano stati fatti passi avanti. Un elemento che pongo all’attenzione della Commissione è la costituzione della Procura europea. Dobbiamo contestualizzare quello che avviene in un contesto europeo. Mi viene logico concludere che un’azione congiunta, mediante una collaborazione più stretta tra le autorità di San Marino e le autorità europee, potrebbe essere una soluzione percorribile. Sulla Guardia di Finanza, è una scelta politica. Potrebbe essere utile ragionare sulla costituzione di tavoli bilaterali operativi per affrontare determinate problematiche, che sono più efficaci rispetto allo scambio di informazioni. Noi siamo effettivamente in grado di rilevare determinate anomalie. Ricordo che già sotto altri aspetti ci sono già forme di collaborazione con autorità estere in ambito fiscale e tributario. Ricordo che il comitato Moneyval ha consigliato a San Marino di costituire l’istituzione di meccanismi di intelligence sull’utilizzo e la condivisione di informazioni in maniera riservata. AIF coordina un tavolo di lavoro dove altri uffici avrebbero la loro rilevanza. Una opportuna considerazione va fatta sul fatto che ci sia un processo di rotazione nel ruolo di coordinatore del tavolo, anche per responsabilizzare gli uffici.

Segretario di Stato Marco Gatti: Il Tavolo congiunto non è nato per un’azione parlamentare, ma è nato perché il Congresso di Stato ha ragionato sul fatto che fosse opportuno che gli operatori si mettessero al tavolo per far nascere le migliori proposte anche di implementazione normativa. Siamo in collegamento per delega con tutte le autorità. Si può fare ancora di più e ancora meglio come collaborazione, per far sì che gli strumenti legislativi promulgati siano immediatamente applicabili e il meno possibile oggetto di interpretazioni differenti. Quando sento dire che il Congresso deve intervenire e chiudere le attività, il Congresso non può farlo. Sono gli uffici amministrativi sulla base delle norme. Sul settore delle auto richiamato, la maggior parte delle attività illecite compiute in quel settore non sono avvenute nel nostro territorio. Il problema dei settori è un falso problema. AIF non dice attenzione a quel settore, ma dice che in quel settore ci sono attività da monitorare con attenzione. Abbiamo segnalazioni che possono essere altamente a rischio. Ma non è tutto il settore che deve essere preso in esame ma determinate operatività specifiche.

Segretario di Stato Fabio Righi: Il registro unico delle attività economiche non è la messa in digitale, ma è una piattaforma di comando e controllo in cui vari organi competenti con vari profili d’accesso possono accedere ad una medesima banca dati. Non è l’intelligence propriamente detta, ma c’è un approccio di intelligence economica. Un altro elemento che mi sta molto a cuore. Quello che sta avvenendo fuori, sulla stampa, rispetto a quello che accadeva in anni passati, è molto diverso. Oggi c’è una presenza di San Marino in cui si sottolinea come la collaborazione a livello internazionale ha permesso di intervenire in vari settori, come quello delle autovetture. E’ un elemento da sottolineare. Abbiamo un sistema che collabora per contrastare quel tipo di attività.

Nicola Muccioli (Direttore AIF e Coordinatore del Tavolo congiunto): C’è il tema della ricognizione dell’impianto sanzionatorio. Ad esempio, come fare se il soggetto sanzionato non è residente a San Marino. Ci sono considerazioni che vanno sicuramente svolte. Nel prossimo futuro ci sarà il lavoro alla relazione con analisi quantitativa, ma parallelamente l’operatività dei singoli uffici – avendo un quadro normativo definito – che cominceranno a lavorare sui singoli casi.

Comma 3 – Riferimento del Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio riguardo agli adempimenti relativi all’avvio del progetto di cartolarizzazione (garanzia dello Stato, approvazione dell’operazione da parte della BCSM, individuazione dell’organismo di monitoraggio)

Nicola Renzi (Rf): L’unica valutazione che posso fare è metodologica. C’è la necessità di nominare immediatamente il comitato di sorveglianza. Servono delle garanzie per l’opposizione. Credo che dovremo pensare per il futuro a delle formule di convocazione della Commissione, nella quale possono essere presenti anche tecnici di fiducia dei commissari e delle parti politiche. Credo sarà molto utile tenere monitorate le cose che vengono stabilite dal decreto che abbiamo fatto. Io ci tengo pubblicamente a riconoscere un merito al consigliere Giulianelli che si è dato da fare tanto per ammorbidire certe posizioni ma anche per portare delle migliorie al testo. Questa partita degli NPL sarà fondamentale per il Paese e può essere carica di opportunità ma anche di gravi e gravissimi rischi.

Stefano Giulianelli (Pdcs): Condivido la difficoltà di comprensione del quadro generale dell’operazione di cartolarizzazione. Mi pare che si possa essere ottimisti visto che i coefficienti rispetto all’Npl ratio e gli altri valori sono in tendenziale miglioramento. Il fatto che l’autorità di vigilanza abbia dato parere favorevole è un elemento molto importante. Condivido quello che è stato detto sull’urgenza di procedere alla nomina dei membri dell’organismo di sorveglianza. I lavori sono stati portati avanti da tutti i partiti con quello che definirei un metodo nuovo. Tutti i partiti hanno lavorato al meglio per definire i criteri di stesura. Oltre al conflitto di interessi, abbiamo disciplinato la casistica della concentrazione degli incarichi. Il mio ringraziamento è rivolto a coloro che hanno contribuito fattivamente all’implementazione.

Emanuele Santi (Rete): Mi associo a quanto richiesto dal consigliere Renzi rispetto alla consegna di questa relazione. Contiene elementi importanti che letti mano a mano possono essere oggetto di considerazioni ulteriori. Il quadro è molto chiaro. Se è possibile averla sarebbe importante. Però avere delle specifiche ulteriori rispetto ai dati finali. E se si potesse avere anche il programma approvato da Banca Centrale. Sul comitato di sorveglianza è stato fatto un ottimo lavoro. L’unica cosa che mi è sfuggita è quella su cui serve la massima chiarezza. Ovvero rispetto ai costi. Sarebbe importante capire, in maniera molto laica, da una parte i costi fissi, a quanto ammontano, le eventuali consulenze e l’attività di recupero attraverso gli studi legali, quanto è stato preventivato; poi ci sono gli altri costi riferiti a pagamenti di interessi, capire qual è per ogni società la prospettiva dei costi. E’ un’operazione che a livello di incassi ha dato buoni risultati, ma è un percorso che dobbiamo vedere negli anni e in fase di sviluppo.

Andrea Zafferani (Rf): Si deve riuscire a trovare dei profili validi per arrivare ad una nomina condivisa.

Luca Boschi (Libera): Mi rallegro per l’inversione di tendenza della nostra raccolta interna.

Segretario di Stato Marco Gatti: Non pensavamo di dover essere ingaggiati per l’individuazione delle professionalità. Diversamente lasceremo liberi i gruppi consiliari per individuare figure di loro fiducia. Non è nostro intendimento fare una ingerenza.

Comma 1 – Comunicazioni

Nicola Renzi (Rf): Parlo del caso che in Italia va per la maggiore. Sulla stampa abbiamo letto: ‘Dossier sulla Lega. Striano rivela: l’input è arrivo da San Marino’. Pedini Amati stigmatizza questa cosa  e dice: se fosse così, sarebbe gravissimo. Io mi faccio delle domande. E’ stato convocato il CCR per chiedere se la Repubblica è stata il motore o l’artefice di un evento che sta facendo parlare tutta l’Italia? C’è la preoccupazione di un dossieraggio creato ad hoc. Insomma, io credo che un piccolo approfondimento per capire cosa sta succedendo nel Paese, e se tutte le istituzioni remano nella stessa direzione, o se ci sono altre partite a nostra insaputa, sarebbe doveroso.

Pasquale Valentini (Pdcs): La domanda mi pare che non sia venuta. Approfitto del fatto che c’è il Segretario alle Finanze.

Segretario di Stato Marco Gatti: Bisogna capire di che cosa stiamo parlando. Nelle attività di antiriciclaggio, le normative devono prevedere che il segnalante sia tutelato. Il fatto che venga fuori una notizia di questo tipo, mette in luce non un problema su San Marino, ma da un’altra parte. Se il segnalante si ritrova sul giornale, probabilmente c’è un problema. Dunque il vero problema è: cosa è successo dall’altra parte?

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