San Marino. Commissione Finanze seduta di lunedì 2 agosto

San Marino. Commissione Finanze seduta di lunedì 2 agosto

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE FINANZE, BILANCIO E PROGRAMMAZIONE; ARTIGIANATOM, INDUSTRIA, COMMERCIO; TURISMO, SERVIZI, TRASPORTI E TELECOMUNICAZIONI, LAVORO E COOPERAZIONE

– LUNEDI’ 2 AGOSTO 2021 – Seduta pubblica

-Il progetto di legge sugli Npl, presentato dalla Segreteria di Stato per le Finanze, approda in Commissione Finanze, convocata da oggi pomeriggio, questa sera e tutta la giornata di domani per esaminarlo. In apertura, nelle comunicazioni, è il tema del ‘green pass’ al centro degli interventi dei commissari di opposizione che rilevano come il mancato riconoscimento della vaccinazione Sputnik da parte dell’Italia rappresenti soprattutto un problema economico per il Titano. “E’ un lavoro che il governo deve portare avanti, il riconoscimento in tutti i paesi- concorda il Segretario di Stato per le Finanze Marco Gatti- chiaramente in primis da parte dell’Italia”. Lo stesso rileva che al momento “non c’è un problema di mobilità, ma di accesso ad alcuni servizi”, anche se resta da non sottovalutare, ammette. Poi ricorda ai consiglieri che “se non avessimo fatto sputnik anche le problematiche economiche oggi sarebbero rilevanti- puntualizza- oggi avremmo avuto un problema sanitario ed economico”.

Quindi la Commissione passa ad affrontare la discussione sul progetto di legge “Misure e strumenti per la cartolarizzazione dei crediti” (presentato dalla Segreteria di Stato per le Finanze e Bilancio). Il Segretario Gatti ripercorre lo sviluppo del provvedimento, di natura estremamente tecnica, e spiega le modifiche rispetto alla prima lettura alla luce delle osservazioni di Fmi e Fitch.

Noi oggi lavoriamo a un Pdl che darà strumenti per ridurre in maniera significativa l’esposizione degli Npl- sottolinea- Rientra nei dettami degli organismi internazionali e garantisce alle banche la possibilità di poter assorbire nel tempo eventuali minori introiti ai crediti che hanno nel loro conto patrimoniali, ancorchè siano crediti già svalutati”. Da parte delle opposizioni due i rilievi mossi: al metodo, per cui Libera e Rf lamentano il mancato confronto su un progetti di legge di grande rilevanza, e nei confronti delle garanzie dello Stato date alle banche a fronte del processo di cartolarizzazione. “E’ un progetto super garantista”, replica il Sds Gatti. “Alla fine lo Stato nella nuova impostazione vede un rischio fortemente ridotto- spiega- perché si basa su quello che un valutatore terzo giudica che sarà in cassa al momento in cui dovrà pagare le senior”. E lo Stato sarà libero di decidere “se e quali garanzie prestare”.

Le spiegazioni del Segretario non convincono i consiglieri di Libera che presentano un Ordine del giorno per “prorogare il confronto sul progetto Npl, sospendendo momentaneamente l’iter legislativo, soprattutto per gli aspetti inerenti l’assunzione di garanzie che, al momento, risultano non quantificabili”. Non solo, nell’Odg Libera chiede che si proceda a presentare “un intervento normativo finalizzato ad istituire l’anagrafe dei crediti in sofferenza, di importo rilevante, detenuti dalle banche”. Alla fine del dibattito il testo di Libera viene messo al voto e respinto con 10 voti contrari e 3 a favore. In seduta notturna inizierà l’esame dell’articolato e dei numerosi emendamenti.

Di seguito gli estratti del dibattito odierno.

Comma 1. Comunicazioni

Marco Gatti, Sds Finanze

Nei giorni scorsi è stata inviata la chiusura di risoluzione Bns, come già detto nella scorsa commissione, faremo una audizione invitando tutti quanti i soggetti autorizzati coinvolti, per avere un maggiore aggiornamento e fare domande su quello che è stato il processo di risoluzione.

Nicola Renzi, Rf

Il Green Pass non è solo una questione sanitaria e di politica estera, ma economica e del futuro del nostro paese. Bene sminuire la questione nel dire solo che non si può andare a cena a Rimini, ma vorremmo sapere se il governo sta pensando alle ricadute in agosto e settembre, quando la mobilità sarà fondamentale- penso ai treni a lunga percorrenza, a traghetti, aerei…c’è molta gente di San Marino che si muove anche per motivi di lavoro, studio e formazione…su questo una parola chiara deve essere detta.

E’ evidente a tutti la situazione dell’Iss, un direttore sanitario se ne è andato sbattendo la porta, facendo intuire che ci sono interferenze nella sua gestione. Ma ci sono anche altri settori che stanno franando e nessuno se ne accorge. Il nuovo consiglio di amministrazione di Cassa di risparmio è già stato sostituito? Cosa dobbiamo aspettare? Banca centrale è l’eterna incompiuta, non ha un direttore generale da due anni, non si capisce perché, piuttosto fate direttore il facente funzione.. Speriamo questa situazione pazzesca possa terminare prima possibile.

Matteo Ciacci, Libera

L’Ue ha autorizzato il certificato sammarinese e lasciato ai singoli Stati la decisione sul riconoscimento dei vaccini Ema e non Ema. Green pass: parliamo di economia e agevolazioni, relazioni a livello di aziende e paese, non solo di mobilità.

Oggi siamo qua in commissione per il progetto sugli Npl. Nella precedente commissione avevo chiesto se c’era veramente la volontà di accelerare sul processo di cartolarizzazione. La risposta non è arrivata chiara allora, ma è arrivata chiarissima con questa convocazione. Sottolineo la totale mancanza di confronto. In un comunicato di maggiornaza si motiva questo pdl con la volontà di evitare distorsioni del recente passato…ora siete anche voi il recente passato e comunque nel recente passato abbiamo sempre cercato di compiere ragionamenti allargati sugli Npl, anche convocando organismi in forma allagata. In questo caso non è avvenuto nulla di ciò. Sottolineo la lacuna costante di non volere mai condividere progretti di questa portata e si agisce invece a spron battuto.

Una notizia recente vede coinvolto il professor Sido Bonfatti su una richiesta di giudizio nei suoi confronti da parte del tribunale di Rimini. Volevo sapere se il Segretario Gatti era corrente e se ci possono essere ripercussioni su Bns o su Cis.

Andrea Zafferani, Rf

Abbiamo letto di una richiesta di verifica di governo avanzata da un partito di maggioranza, verifica che si è risolta a tempi record. Faccio una domanda alla luce di quello che ho letto: mi aspettavo che una richiesta di verifica da parte di un partito di maggioranz,a dopo un anno e mezzo di legislatura, passata nella gestione di una emergenza e dall’altra di momenti più tranquilli, fosse occasione di fare un tagliando anche per rilanciare l’azione su basi programmatiche significative. Sembra tutto si sia risolto nel portare avanti i programmi di governo presentati agli elettori. Mi chiedo se nel corso della verifica avete parlato di Bilancio per evitare di presentarlo con un deficit mostruoso come negli anni passati.

Giovanni Maria Zonzini, Rete

C’è stato un riconoscimento da parte Ue che riconosce un certificato a San Marino tecnicamente equivalente a quello rilasciato ai paesi Ue, ma resta la questione che qualora un vaccino non sia certificato Ema i singoli Stati possono decidere se accettarlo o meno. La lettura dell’opposizione è che l’Italia non accetti lo Sputnik perché San Marino è ‘cattivo’, ma dare la colpa al governo mi pare superficiale. San Marino subisce le scelte in cui si trova in mezzo e rispetto cui può incidere poco. E’ un probema che non nega nessuno ma non si può biasimare il governo per una scelta politica. Ci auguriamo tutti un successo nel tempo più rapido possibile, ma penso la questione trascenda il nostro Stato.

Sui temi finanziari: è un po’ un controsenso riconoscere la pandemia e dall’altra, chiedersi perché il governo continui a fare bilanci in deficit.

Eva Guidi, Libera

Nessuno ha detto che il mancato riconoscimento di Sputnik è colpa del governo ‘brutto e cattivo’, non ci piacciono certe ricostruzioni. Abbiamo fatto ragionamenti seri. Siamo l’unico paese al mondo ad avere organizzato i mercatini di natale, abbiamo fatto una mossa grave e siamo stati portati in fascia C. Poi nel mese di gennaio abbiamo caldeggiato anche noi alternative che ci hanno portato allo Sputnik.

Non è semplice leggere le disposizioni Ue, ritengo sia importante fare una riflessioni insieme. Visto come si stanno mettendo le cose, forse non è possibile avere il riconoscimento Ema-Sputnik in tempi brevi. Fatto sta con lo sputnik la nostra popoazione ha sviluppato gli anticorpi che rendono possibile superare questo problema.

Marco Gatti, Sds Finanze

Si tratta di un riconoscimento tecnico dello strumento che non è cosa scontata, politicamente è rilevante, il green pass sammarinese è riconosciuto e nei Paesi europei che riconoscono SputniK sarà possibile accedere. In alcuni Paesi Ue è possibile andare: la Grecia ha detto che non ha il problema di accettare alcun tipo di vaccino. E’ un lavoro che il governo deve portare avanti, il riconoscimento in tutti i paesi, chiaramente in primis da parte dell’Italia. Non c’è problema di mobilità, ma di accesso ad alcuni servizi. Comunque non è da sottovalutare nel momento in cui un domani si possa limitare la mobilità. A livello economico, se non avessimo fatto sputnik anche le problematiche economiche oggi sarebbero rilevanti, oggi avremmo avuto un problema sanitario ed economico. Mi fa piacere che Guidi difenda quella scelta che ci ha permesso di ripartire velocemente.

Sulla crisi di governo: è un problema di cui parlerete in Consiglio grande e generale.

Sui problemi legati all’Iss: Non è che l’Iss sta franando, anzi ha retto in modo importante a un evento come la pandemia e non era scontato.

In Cassa di risparmio c’è ancora da nominare un membro del Cda, stiamo attenendo la forza politica cui compete l’indicazione ce la dia e ci dia il curriculum della figura. Anche con il Dg di Banca centrale al momento siamo in una situazione di proroga in funzione di una situazione straordinaria e perché l scelta del Dg la si vorrà fare in propettiva dei rapporti con Banca d’Italia.

Su Sido Bonfatti, come voi ho letto del rinvio a giudizio, non ho approfondito in questo caso. La competenza sul mantenimento dei requisiti per gli incarichi compete a Banca centrale, il 30 di giugno è terminata la risoluzione di Banca Cis e sono stati nominati nuovi organi. Bonfatti non ricopre al momento incarichi.

 

Comma 2. Esame in sede referente del progetto di legge “Misure e strumenti per la cartolarizzazione dei crediti” (presentato dalla Segreteria di Stato per le Finanze e Bilancio)

Marco Gatti, Sds per le Finanze

Il presente Pdl mira a introdurre nell’ordinamento sammariense una disciplina esaustiva dell’istituto della cartolarizzazione sul piano civilistico, capace di disciplinarne il meccanismo e il ruolo assunto da ciascun attore nel corso del procedimento; la proposta detta inoltre speciali cautele, sia in termini di protezione dell’efficacia degli atti posti in essere nell’ambito della cartolarizzazione, sia in ordine alle forme di segregazione patrimoniale dei beni a ciò destinati.

Il presente progetto di legge cova nel cassetto da diverso tempo. In Italia la cartolarizzazione è stata approvata nel 1999, nei primi anni 2000 sono iniziati i processi di cartolarizzazione ed è stato strumento sviluppato per dare soluzione agli Npl.

Per San Marino sulle cartolarizzazioni il primo progetto è stato presentato nel 2017 da Abs, fu mandato al vaglio di Banca d’Italia che fece una nota sullo stesso, dove prendeva atto di questa proposta. I due punti più significativi della lettera è dove parla di ‘strategie allineate alle prassi auspicate da Banca d’Italia per la risoluzione degli Npl’ e il legare alla garanzia statale che ‘persegue obiettivi simili alla garanzia pubblica utilizzata in Italia’.

Ora la mia Segreteria, quando è entrata in funzione, aveva come unico punto di riferimento questo progetto Abs. Lo abbiamo preso in esame e fatto una valutazione politica. Il 22 di aprile del 2020 abbiamo inviato le linee di indirizzo sulla nuova missione Bns connessa alle risoluzioni sugli Npl, il 6 di maggio è stato preso in esame dove abbiamo discusso questa prima presentazione in cui si diceva che la Segreteria voleva rivedere quel progetto Abs che trattava anche di tante altre cose. Abbiamo ripreso in mano il progetto e lo abbiamo diviso in due progetti, uno sulle procedure esecutive civili, affidato al collega Ugolini, e uno sulla cartolizziazione, portato avanti dalla mia Segreteria. Il 12 giugno sono state mandate due bozze ai gruppi: una del decreto delegato di Bns e una bozza sul testo sulle cartolarizzazioni. I documenti sono stati discussi e presentati dalla Segreteria il 18 giugno 2020. Da qui sono arrivate alla Segreteria osservazioni da più parti, noi le abbiamo prese in esame tutte, abbiamo interloquito con chi le aveva presentate per arrivare al progetto depositato il 9 febbraio 2021.

A fronte di questi due Pdl abbiamo avuto anche due incontri rilevanti con organismi internazionali, Fmi e Ficht, con cui abbiamo dibattuto di questo progetti e loro ci hanno avanzato alcune criticità. Hanno ritenuto che il pdl fosse un significativo passo avanti, rispetto la mancanza di procedure esecutive e dall’altro sicuramente per il fatto di dotare l’economia di uno strumento come la cartolarizzazione, che non era presente. Non condividevano- perché per loro non incisivo- il fatto che lo strumento di cartolarizzazione prevedeva non la cessione per soluto ma per solvendo dei crediti, mantenendo un legame del credito com l’originerto talmente forte che rendeva debole il processo e ci hanno invitato a rivalutare questo aspetto.

Abbiamo quindi lavorato in modo significativo con il settorie bancario. Si trattava di convincere il settore a fare questo passo ulteriore per una fiducia verso un pdl che non nascondeva retroscena e garantiva invece la possibilità di trasparenza in tutto il procedimento rispetto alle decisioni da prendere sui crediti da parte della banche. Abbiamo lavorato per modificare il testo sotto aspetto formale, mentre il cambiamento di sostanza è data dal fatto che adesso la cessione del credito non è fatta in modalità pro solvendo, ma pro soluto, è una cessione definitiva del credito. Questo permette alle banche di poter vedersi riconoscere in termine di valore assoluto una ‘derecognition’ maggiore rispetto ai crediti cartolarizzati. La scelta della cartolarizzazione compete agli istituti, noi vogliamo andare verso Basilea 3 e le banche devono fare scelte su massa di crediti non performanti. Noi oggi lavoriamo a un Pdl che darà strumenti per ridurre in maniera significativa l’esposizione degli Npl. Rientra nei dettami degli organismi internazionali e garantisce alle banche possibilità di poter assorbire nel tempo eventuali minori introiti ai crediti che hanno nel loro conto patrimoniali, ancorchè siano crediti già svalutati.

Il 23 luglio abbiamo trasmesso il testo emendato alle parti politiche e sociali e sono stati poi convocati degli incontri giovedì e venerdì scorso, quando le forze politiche di opposizione non si sono presentate.

Le garanzie dello Stato: il processo di cartolarizzazione è volontario, le banche dovranno decidere quali crediti cartolarizzare con emissione di un veicolo che emettera delle obbligazioni (abs) e i crediti ceduti dovranno essere valutati da valutatore. Chi valuta i crediti prenderò portafoglio banche e dirà quanto c’è in attivo e quanto rispetto ai crediti si potranno incassare dal processo di cartolarizzazione. Poi non è detto sarà quello che si incasserà-le banche hanno già svalutato il 65% dei crediti originari- è possibile si incassi anche di più. Lo Stato dovrà decidere a quel punto se e quanta garanzia prestare: fisserà l’importo e la remunerazione e quella somma che lo Stato garantirà produrrà emissione di abs senior. Se invece lo Stato dice che il valutatore non lo convince, allora ci sarà emissione senza le senior, senza che lo Stato presti garanzie.

Lo Stato ha mani libere per decidere se e quali garanzie prestare e questo non impedisce di fare cartolarizzazione solo che ci saranno titoli mezzanine e non senior. Mentre la differenza tra il valore valutato dal soggetto terzo e il valore contabile in pancia alla banca sono quelle Abs denominate ‘junior’, con bassa possibilità di recupero proprio perché per il valutatore ha detto che la somma non è recuperabile Il progetto provedere possibità amissioni tre tipo di abs, quelle garantite dallo Stato sonolo solo le abis senior, le più tutelate.

Non abbiamo introdotto obbligatorietà del rating per cercare di contenere i costi, poi sarà scelta di chi genera l’operazione.

Andrea Zafferani, Rf

Parlare di confronto in un week end estivo fa sorridere, ci sono progetti di sistema che meritano un confronto ampio e approfondito. Il confronto non è mandare osservazioni e poi la Segreteria decide cosa fare. L’atteggiamento doveva essere diverso. In prima lettura avevo sottolineato come il pdl conteneva contenuti interessanti, per cercare di liberare i bilanci delle banche da npl attraverso pro-soluto, consentendo la pulizia di bilanci e contribuire così a risolvere problematica.

Nel testo di prima lettura avevo rilevato anche problematiche: il valore di bilancio npl è largamente sopravvalutato ..la garanzia dello Stato non era remunerata e rischiava di essere data senza una convenienza economica dello Stato. Terzo problema della norma: forse oltre al pro-soluto andava pensato un meccanismo legato anch al pro-solvendo per alcuni settori, penso a quello immobiliare. E sono problemi che vedo ancora. La garanzia dello Stato ora viene remunerata ed è un bene ma deve essere un meccanismo definito e non lasciato al congresso di Stato. Qui vanno fatti calcoli complessi, servirebbe l’intervento di Bcsm o di un soggetto tecnico e il calcolo delle remunerazioni dovrebbe essere definito per decreto.

Eva Guidi, Libera

Il nostro ordinamento aveva bisogno di una disciplima sulle cartolarizzazioni, è uno dei progetti più strategici della nostra rRpubblica. Anche io ritengo Segretario di farle una nota sul metodo. In prima lettura verso febbraio abbiamo esaminato il pdl, sono passati diversi mesi e convocare l’opposizione solo alla fine a me ha dato più impressione di dire ‘così vi invito’, ma non è questo il confronto. Dalla prima alla seconda lettura il testo è stato stravolto. In alcuni aspetti sicuramente è migliorativo, con l’introduzione del valore economico reale, così come la definizione dei requisiti del servicer. La valutazione degli importi cartolarizzati e la capacità di procedere al recupero sono i passaggi che necessitano una grossa attenzione. In questo posso dire di aver notato aspetti positivi. Sulle garanzie, al di là che poi le guarderemo in dettaglio, ritengo il passaggio pro soluto- pro solvendo abbastanza rischioso per lo Stato, la garanzia dello Stato interviene ad assicurazione per copertura delle tranche senior, non sappiamo di preciso di che qualità sono i sottostanti e quanto riusciremo a ricavare.

Lo Stato italiano quando fornisce garanzia lo fa per evitare grosse oscillazioni di prezzo, e fa tre passaggi specifici: istituzione di un fondo, richiesta del rating- io non scarterei questa considerazione- e utima cosa, l’Italia riconosce la garazia dello Stato ma si premura di fare in modo che la banca avvii cartolarizzazione per determinati quantitativi, in modo che faccia davvero pulizia. Noi abbiamo presentato alcuni emendamenti su questi aspetti perché pensiamo che il progetto possa essere migliorato.
Giovanni Maria Zonzini, Rete
Di prassi a San Marino lo Stato ha sempre garantito per tutte le crisi bancarie fino ad oggi. Gran parte degli Npl appartengono a Cassa e a Bns, entrambe dello Stato. In ogni caso ricadrebbero sullo Stato. Che oggi ha lasciato garanzie per 5 miliardi e mezzo, l’equivalentne dei depositi del paese. Qui è la garanzia è esplicita, ma si inserisce in contesto in cui lo Stato già garantisce direttamente. In maniera più o meno esplicita oggi lo Stato garantisce interamente il sistema sammarinese.
Matteo Ciacci, Libera
Abbiao ricevuto gli emendamenti una settimana fa, non penso sia questo l’approccio giusto per confrontarci su una tematica rilevante. Tra prima e seconda lettura ci sono sicuramente miglioramenti ma si poteva lavorare con più calma e con una volontà vera di discussione. In primis dobbiamo ragionare sulla gestione dei crediti non performanti. L’affare qui non lo devono fare le banche, ma deve essere un progetto che va a garantire un po’ tutti, in particolare lo Stato.

Do lettura di un nostro Odg

CONSIDERATO

  • il notevole ammontare di crediti non performanti che grava sul nostro sistema bancario non solo dal recente passato, ma a partire dai primi anni del decennio precedente (23,5% di crediti dubbi lordi sul totale degli impieghi nel 2011, 22,6% nel 2012, 47%, quindi quasi la metà degli impieghi totali nel 2013) e l’alta incidenza degli stessi, pari a quasi 1/3 del totale ancora oggi (61,3% nel 2019);

  • la mancanza dell’adozione di specifiche politiche di gestione strutturale dei crediti non performanti nel corso dell’ultimo decennio, per la concomitante presenza di difficoltà contingenti nel settore bancario e finanziario che hanno visto soluzioni tampone temporanee e non efficaci;

  • che come previsto dall’art. 5 della Legge n. 223/2020 e dall’art. 11 del D.D. n. 23/2021 dei 340 milioni del debito internazionale recentemente contratto dalla nostra Repubblica, circa 150 milioni, pari a quasi il 45% del totale, sono stati convogliati in forma diretta o indiretta al sistema bancario e che anche la gran parte del debito interno sino ad oggi contratto è dovuto ad interventi di sostegno, in differenti forme, al sistema bancario e finanziario;

  • che l’adozione di un progetto sistemico risolutivo della problematica degli NPL, da tempo adottato in tutti i Paesi sofferenti in tal senso, risulta fondamentale per la Repubblica di San Marino;

  • che il progetto di legge “Misure e strumenti per la cartolarizzazione dei crediti” necessita di specifici approfondimenti in ogni aspetto, con il contributo fattivo di tutte le parti interessate del paese, per evitare che la soluzione non sia risolutiva e tenda a trasferire il rischio dei crediti non performanti dalle banche allo Stato il quale andrebbe, in questo modo, ad esporsi ulteriormente e in modo indefinito nei confronti del settore bancario e finanziario con una operazione che pare pericolosa per le difficoltà in cui versano le finanze pubbliche, oltre che socialmente ingiusta e non sostenibile;

  • che risultano da approfondire tutti gli aspetti inerenti il sistema dei controlli dei soggetti dediti alla cartolarizzazione e le attività di informazione periodica al Consiglio Grande e Generale, anche per il tramite della Commissione Consiliare Finanze e Bilancio;

  • che il debito pubblico contratto internamente e a livello internazionale e gli impegni che lo Stato si prenderebbe oggi in carico, con il cosiddetto progetto NPL, rappresenta un peso importante che ricadrebbe sui cittadini, nei confronti dei quali si ritiene doverosa una azione di trasparenza attraverso la conoscenza dei grandi debitori del settore bancario maggiori responsabili di tale situazione;

INVITA

il Governo, vista la delicatezza della materia dalla quale potrebbe dipendere lo sviluppo del settore bancario/finanziario e del Paese, a prorogare il confronto sul progetto NPL sospendendo momentaneamente l’iter legislativo soprattutto per gli aspetti inerenti l’assunzione di garanzie che, al momento, risultano non quantificabili e pertanto di difficile gestione sia dal punto di vista contabile che prospettico

DÀ MANDATO

al Congresso di Stato e in particolare al Segretario di Stato per le Finanze e il Bilancio affinché proceda a presentare, alla prima occasione utile, un intervento normativo finalizzato ad istituire l’anagrafe dei crediti in sofferenza, di importo rilevante, detenuti dalle banche nelle quali sono stati messi in essere interventi sistemici da parte dello Stato ovvero nei confronti delle quali sono stati assunti impegni a livello di garanzie nel progetto NPL, che evidenzi i titolari effettivi nonché le risultanze dell’attività di recupero attivata sia sul piano economico, sia su quello più prettamente inerente le azioni giudiziarie intervenute.

Pasquale Valentini, Pdcs
E’ un pdl atteso su cui il Fondo monetario ci sollecitava da tempo. Uno Stato deve fare di tutto perché abbia posizione terza nel sistema e perchè non sia assolutamente coinvolto negli interessi di queste banche, anche se ne è il principale azionista. E’ talmenta alta la mole di denaro degli Npl rispetto al bilancio dello Stato che serve massima attenzione per la tutela dei conti pubblici. E ci dobbiamo domandare che cosa fa sì che non si ricreino crediti non performanti, ovvero la qualità del nostro sistema bancario. Serve un impegno concreto per dire facciamo questo intervento e vi garantiamo- attraverso Banca centarle- che il sistema bancario non è più nelle condizioni di fare crediti non performanti. Non dobbiamo vedere interventi isolati e fini a se stesso. Oggi il sistema chiede che lo Stato si indebiti per poterlo mantenere e questo ha senso se possiamo dare garanzia alla cittadinanza che questo è un modo per sanare il sistema sulla qualità del presente.
Stefano Glulianelli, Pdcs
In questi 5 mesi dalla prima lettura il governo ha fatto un lavoro intenso con Bcsm e Abs, mesi in cui è stato possibile migliorare il testo e sanare alcune carenze. Il confronto lo possiamo dire tardivo, tuttavia siamo qui in Commissione finanze ad approfondire un testo che rappresenta un elemento di accreditamento per i nostri interlocutori internazionali. Mi riferisco al Fmi, che nei suoi report ha sollecitato da tempo una strategia da parte del governo sammarinese di massimizzare interventi di recupero. Sull’Odg di Libera: il nostro sistema bancario ha ritardi cronici. Sospendere ulteriormente sospendere un progetto volto a dare impulso al nostro sistema lo trovo limitativo.A mio parere bisognerebbe andare avanti e farlo speditamente con tutte le cautele e garanzie del caso. Mi pare che la legge, molto tecnica, sia una legge che comunque fa fare un passo in avanti al nostro sistema e permette ai soggetti bancari di isolare i propri Npl. Alla luce di questo i coefficenti bancari di solvibilità possono migliorare, d’altra parte è vero non può essere lo Stato a rimetterci sempre. Il modello si conforma allo standard europeo e lo Stato dovrà essere in grado di valutare quella che sarà l’operazione proposta dai soggetti bancari e da chi fara attività valutativa del portafoglio crediti. Emanuele Santi, Rete
E’ un progetto di legge molto tecnico e mettiamo a disposizione del paese uno strumento tecnico che da anni doveva essere messo in campo. Questo testo prodotto rispetto alla prima lettura ha avuto a mio avviso una serie di modifiche che vanno a migliorare la versione precedente. In questa prima fase di stesura si è cercato di pensare a tutte le criticità e credo con questo lavoro il pdl va nella direzione di risolvere definitivamente il problema Npl. Si è intervenuti sulla cessione pro solvendo e pro soluto, poi l’apporto di Fitch e Fmi credo abbia avuto rilevanza. C’è possibilità di avere tutta una fase di discussione, la garanzia sarà sicuramente più bassa della valutazione stessa del portafoglio. C’era un problema di valutazione, sia per chi valutava, e quindi bene definire che sia soggetto esterno e con requisiti. Con queste migliorie tra prima e seconda lettura ci dotiamo di uno strumento tecnico adeguato, se con la discussione con l’opposizione emergono migliorie del testo siamo qui per approfondire. E’ un pdl che finalmente arriva dell’attenzione del Pase e speriamo che quando sia applicato ci siano meno storture possibili nella sua applicazione.
Iro Belluzzi, Npr
Ringrazio il Segretario Gatti che in tempi rapidi ha portato un pdl atteso da tempo che disciplina una materia necessaria all’interno del Paese.
Michela Pelliccioni, Dml
E’ un progetto importantisismo per il nostro sistema Paese e per il nostro sistema finanziairo. E’ un testo molto tecnico, sarà fondamentale ‘attuazione normativa secondaria, di decreti delegati e regolamenti che saranno il motore vero del progetto, importantissimi per evitare incomprensioni e dubbi interpretativi. Ci sono state alcune osservazioni sulla garanzia dello Stato, in particolare sui ‘senior’, credo che debba essere un ‘cuscinetto’, considerando il fatto che sono titoli privi di rating, perché abbiano una buona riuscita sul mercato.
Nicola Renzi, Rf
Noi su alcuni aspetti- e lo vedremo dagli emendamenti- abbiamo bisogno di maggiori garanzie. Non ci è piaciuta l’accelerazioni di agosto e il metodo del confronto, ma al di là di queston ci interessa venga fuori un testo fatto bene. Purtroppo ci sono dettagli importanti e qui sono in gioco soldi pubblici. Qui si cerca di portare avanti la cosa tagliando la testa al toro e portandola in aula durante le vacanze estive.
Gli Npl di cui parliamo in gran parte sono immobiliari. Se vogliamo immaginare un progetto di cartolarizzzaione che funzioni ci vuole un progetto sulla realtà immobiliare del nostro paese. Se pensate sia la grey economy siamo anni luce lontani.. I due temi che ci hanno portato a non andare avanti durante la Segreteria di Guidi erano i temi nodali del trasferimento a valore di libro, non mi scandalizzo lo vogliono le banche, ma qui lo Stato deve rimanere terzo, come diceva Valentini, e seconda cosa le garanzie dello Stato. Il segretario ci dice ‘ alla fine decide il congresso di Stato’ beh mi preoccupa ancora di più perché rischia di far avere banche di serie A e di serie B.
Marco Gatti, Sds Finanze, replica
Gli incontri si sono intensificati dopo la presentazione della prima lettura per ragionare con chi ha sollevato dubbi tecnici; perchè un pro solvendo? e sulle stesse richieste del consigliere Zafferani. Prima non c’era un valutatore e dovevo, come Stato, fidarmi del valore di libro della Banca, quella era l’impostazione, oppure si va verso pro soluto, ovvero la cessione definitiva e il valutatore terzo. Il passaggio chiave: alla fine lo Stato nella nuova impostazione vede un rischio fortemente ridotto perché si basa su quello che un valutatore terzo riterrà che sarà in cassa al momento in cui dovrà pagare le senior. E rispetto al primo abbiamo inserito le ‘mezzanine’: nel precedente c’erano le senior e tutte quelle a rischio. E’ un progetto super garantista. Sulla base delle regole, verrà nominato un valutatore che definirà il valore economico su cui Stato deciderà il da farsi. Il quadro completo non è solo questa legge, ma per esempio il regolamento di Banca centrale… sarà un’operazione di sistema, tutte le banche ci devono stare. Ciò non significa non ci potranno più essere incidenti, se concedo un credito un rischio ce l’ho sempre, chiaramente sarà minimizzato. Questo pdl consentirà a Bcsm di adottare criteri di valutazione internazionale, Basilea 3. Gli npl saranno sicuramente più controllati e molto, molto minori.
Un po’ va bene ma non si può sempre portare avanti questa demagogia contro i grandi debitori, cosa abbiamo fatto a fare la Centrale Rischi? E’ chiaro che per ogni cosa c’è un rischio ma si mitiga con gli strumenti come questo. La garanzia Stato: se il valutatore da un numero, 300 mln di euro, io starò in valore inferiore e il mio rischio sta in quel valore che vado a delinerare, che sarà il 50% o più, lo si vedrà da relazione del valutatore.

ODG di Libera/ favorevoli 3, contrari 10 RESPINTO.
Eva Guidi, Libera
Parlando di Npl parliamo di una realtà che ha radici indietro nel tempo, è importante farla questa valutazione, per far capire che è indispensabile – nonostante ci possa essere una crisi- rispetto ai meccanismi di concessione del credito, che le banche inizino a muoversi in modo rigoroso. Nonostante le spiegazioni di oggi del Segretario noi riteniamo alcuni passaggi del pdl non siano chiari, in particolare si accenna al ‘sentita la Commissione Finanze’, cosa significa, ha parere vincolante? Così come il Consiglio Grande e Generale decide l’indebitamento, la posizione della garanzia sui crediti ritengo debba sempre essere data alla Commissione che è emanazione del Consiglio. Ultimo punto rimane il fatto che sarebbe un passaggio di giustizia sociale fare la pubblicazione dell’anagrafe dei crediti in sofferenza. Non è che si va a intervenire sul credito da qui in avanti, per quello c’è la Centrale rischi, ma questo dà la possibilità di vedere quelli che sono stati i grandi crediti in sofferenza, non in tutte le banche, ma dove è intervenuto lo Stato come garante. Da tempo lo chiediamo e continueremo a chiederlo.
Marco Gatti, Sds per le Finanze
I
l mio parere sull’Odg è negativo, vuole dilatare nei tempi una scelta che va fatta ed è una scelta tecnica. Se poi si vuole dire che certi passaggi vanno fatti in Commissione finanze sono disponibile a discuterne. Noi degli strumenti li abbiamo già, l’anagrafe dei crediti in sofferenza l’abbiamo e serve a chi deve concedere crediti per non fare errori, ma non a mandare le persone sui giornali. Diversamente, il nostro è un paese che non si svilupperà più. Dobbiamo dotarci di strumenti mancanti, ma non doppiare strumenti che già abbiamo per portare avanti tutt’altre finalità.
Andrea Zafferani, Rf
Questo è un progetto di sistema e deve reggere nel tempo. Qui c’è stata un’analisi delle modifiche un po’ ‘inter nos’ e penso sia un progetto che meriterebbe ben altro confronto. Non con l’intento di far notte, sono d’accordo che il progetto serva, ma deve essere condiviso e fatto bene. E in Commissione mancano alcune parti economiche e sociali del Paese. Avrei aspettato un mese in più per fare un lavoro più condiviso e in grado di resistere nel tempo. Questo Odg ha intenti non dilatori, ma vuole un progetto più condiviso.
Stefano Giulianelli, Rete
Parere negativo sull’Odg in merito alla sospensione dell’iter legislativo per approvare il testo normativo. Non è che in un mese diventiamo esperti in Npl, non ci prendiamo in giro. Siamo politici. E’ una legge tecnica. E’ vero che ci sono nodi politici e siamo qui in Commissione Finanze oggi e domani per affrontarli. Non aderiremo all’Odg.
Denise Bronzetti, Npr, presidente
La presentazione di un Odg è l’espressione per individuare un indirizzo politico. Oltretutto su un provvedimento strettamente tecnico, ma con contenuti anche politici. Credo vada colta la disponibilità del Segretario nell’affrontare comunque quelli che rimangono come nodi politici che abbiamo tutti già individuato. Alla luce di quella che sarà la valutazione del Fmi, dopo anni di rinvio rispetto una disciplina, credo sia giunta l’ora che la politica si assuma responsabilità fino in fondo e legiferi.
Emanuele Santi, Rete
Voteremo contrari all’Odg. Piena disponibilità se ci sono emendamenti che migliorano il testo, siamo qui per discuterne, ma una volta fatto il lavoro di ricognizione si è stravolta la ratio del provvedimento, mettendo tutta una serie di paletti. Un ragionamento sui grandi debitori va fatto, ma anche con il pdl sulla riscossione si va a mettere un mattone per evitare storture del passato.
Michela Pelliccioni, Dml
Mi allineo alle considerazioni di chi mi ha preceduto sulla perplessità per la richiesta di sospensione di questo Npl. Sulla richiesta di crediti in sofferenza c’è già un elenco dei debitori dello Stato, non vorrei la politica si sostituisse a funzioni proprie di altre competenze, vigilanza e società di revisione. No alla caccia alle streghe e alla violazione della privacy delle persone, sarebbe autogol che la politica deve evitare di fare. Voteremo contro Odg.

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy