San Marino. Consiglio G. e G. Seduta pomeridiana, prima parte. Agenzia Dire

San Marino. Consiglio G. e G. Seduta pomeridiana, prima parte. Agenzia Dire

Consiglio Grande e Generale (26-30 ottobre), seduta pomeridiana, prima parte, resoconto Agenzia Dire.

La questione morale monopolizza la prima giornata consiliare, incentrata su un dibattito reso obbligato dall’attualità giudiziaria. Da una lato, l’opposizione, per voce di Roberto Ciavatta di Rete, avanza la richiesta di ridare la parola agli elettori, dall’altro, segretari di Stato e consiglieri di maggioranza respingono la proposta come strumentale e in grado di delegittimare le istituzioni.             Il Consiglio Grande e Generale si apre in primis con alcune comunicazioni della Reggenza, tra cui quella relativa all’ingresso come indipendenti nel gruppo consiliare Pdcs-Ns dei consiglieri Remo Giancecchi e William Giardi.

Si procede con l’ordine del giorno dei lavoro, quindi prende il via il dibattito incentrato sull’attualità e sulla questione morale, il primo a prendere la parola è il segretario di Stato per gli Affari esteri, Pasquale Valentini: “Pensare che la soluzione sia l’azzeramento totale e la totale delegittimazione di tutto, delle istituzioni e delle rappresentanze politiche- manda a dire- non farebbe altro che fare il gioco di chi ha contrastato fin dall’inizio l’opera di cambiamento e di chi ha creato i guai per la Repubblica”.

Non è dello stesso avviso, Roberto Ciavatta, Rete, per cui è giunto il momento di ridare il voto ai cittadini “per fare in modo che non possano ricandidarsi coloro su cui ricadano sospetti”. Lo sostiene anche Luca Santolini, C10: “Dobbiamo dire ai nostri cittadini che all’interno delle istituzioni ci sono persone che vogliono superare questo momento, restituendo la parola ai cittadini”. Replica Stefano Canti, Pdcs alla proposta di tornare al voto di Rete:  “Io personalmente non ho avuto e non ho alcun coinvolgimento con il sistema che sta emergendo, mi sento libero di prendere qualsiasi decisione ma di certo non accoglierò il loro appello”. Simone Celli, Ps, invita a una “robusta autocritica” i dirigenti dei partiti che all’epoca dei fatti hanno avuto la responsabilità del Paese. “Il nuovo corso- auspica- dovrà essere guidato da persone che non abbiano avuto contiguità indirettamente o direttamente con i fatti e le persone al centro dell’inchiesta”.
Elena Tonnini, Rete, torna a sollecitare lo scioglimento del Consiglio: “Chiediamo a chi ha svolto il proprio ruolo in Aula di mettersi una mano sulla coscienza e di impedire alle forze in campo di fare altri danni al Paese e di tutelare le istituzioni da nuovi scandali, non è delegittimare o azzerare le istituzioni”. Per Antonella Mularoni, segretario di Stato per il Territorio, “il Paese in questo momento non ha bisogno di elezioni politiche”. Anche perché si dice convinta che “la maggior parte dei consiglieri oggi può dire che sta lavorando per il bene del Paese”. Dall’opposizione, Ivan Foschi, Su, la maggioranza è al capolinea a causa dei risultati “molto modesti” dopo tre anni di legislatura. “
E’ opportuno che il Paese resti in mano a una maggioranza dopata- si chiede Mimma Zavoli, C10- sarebbe più onesto e dignitoso restituire la parola ai cittadini”.

Le elezioni anticipate per Mariella Mularoni, Pdcs, non sarebbero utili al bene del paese perché “bloccherebbero i progetti di sviluppo avviati”. Vladimiro Selva, Psd, chiede un segnale dal governo perché dimostri vdi essere “libero da meccanismi e dalla distorsioni del passato”. Proprio per questo “pretendo- manda a dire- che sia risolto subito il problema della rete fognaria della cartiera Ciacci”. Per Franco Santi, C10, è il momento di “inventarsi leadership, proposte e programmi”. Per Maria Luisa Berti, Ns, se si chiudesse l’esperienza elettorale, “faremo il gioco di chi vuole portare il Paese nel caos e togliere il sostegno della magistratura”. Federico Pedini Amati, indipendente, insiste: “Non avrei nessun motivo per dimettermi- conclude- ma lo dobbiamo fare di fronte ai cittadini perché non basta ammettere colpe e dire che si è al fianco della magistratura”. Il dibattito prosegue.

Di seguito un estratto degli interventi della prima parte dei lavori odierni.

Interventi

Comma 1. Comunicazioni

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari Esteri:

Roberto Ciavatta, Rete

Luca Santolini, C10

Stefano Canti, Pdcs

Simone Celli, Ps

Elena Tonnini, Rete

Antonella Mularoni, segretario di Stato per il Territorio

Ivan Foschi, Su

Mimma Zavoli, C10

Mariella Mularoni, Pdcs

Vladimiro Selva, Psd

Franco Santi, C10

Maria Luisa Berti, Ns

Federico Pedini Amati, Indipendente di minoranza

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