San Marino. Consiglio Grande e Generale. 18 marzo 2015. Seduta del Pomeriggio. Agenzia Dire

San Marino. Consiglio Grande e Generale. 18 marzo 2015. Seduta del Pomeriggio. Agenzia Dire

COMUNICATO
STAMPA

CONSIGLIO
GRANDE E GENERALE 17-24 MARZO

MERCOLEDI’
18 MARZO- PRIMA PARTE

I
lavori odierni riprendono dall’esame delle ultime due istanze
d’Arengo all’ordine del giorno che sono entrambe approvate a
maggioranza: l’
Istanza
d’Arengo n.2 “per l’eliminazione della decurtazione del 5% dello
stipendio ai dipendenti precari della Pa”, e la n.8 “perché
l’attuale recapito dei certificati elettorali in occasione di
consultazioni elettorali e referendarie, effettuato con raccomandata
postale, venga sostituito dall’invio con posta ordinaria”.

Seguono una serie di nomine: Davide Gasperoni, candidato da Upr,
entra nel Cda di San Marino Rtv a seguito delle dimissioni di Luca
Marcucci; Lucio Leopoldo Daniele viene confermato alla dirigenza
dell’ufficio Centrale di Collogamento. Quindi per la Commissione di
controllo della finanza pubblica sono confermati Michele di Mario,
Massimo Albertini, Francesca Mularoni, mentre l’opposizione indica
Orsolina Muccioli che viene approvata. Sospesa invece la nomina del
collegio dei Sindaci Revisori dell’Iss. Mario Lazzaro Venturini
infatti fa sapere di non ritenere opportuna la conferma del candidato
delle categorie economiche, in quanto rinviato a giudizio. Per l
a
Reggenza, come prevede la normativa, “a livello formale il
nominativo indicato ha tutti i requisiti necessari per l’incarico”.

Dopo un breve consulto dei capigruppo, la nomina viene slittata a una
sessione successiva. Infine il Consiglio grande e generale prende
atto dell’albo degli esperti sul Trust.

Si
passa al comma 9 quindi sulla ratifica di due Accordi, su cui si apre
un lungo dibattito: a) Documento di riorganizzazione Uoc Cure
primarie e salute territoriale; Accordo Pa/Oo.Ss relativo ai criteri
di assunzione del personale animatore dei centri estivi e di
eventuale personale ausiliario e alle modalità di organizzazione del
corso di formazione per gli animatori. Ratificati i due accordi,
l’Aula procede alla ratifica dei decreti delegati non scorporati.

Di
seguito una sintesi della prima parte dei lavori.

Comma
3. Istanze d’Arengo

Istanza
d’Arengo n.2 per l’eliminazione della decurtazione del 5% dello
stipendio ai dipendenti precari della Pubblica Amministrazione.
Approvata

Gian
Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni:
“Il
provvedimento era straordinario e una tantum e non è stato
riproposto per il 2015, si propone quindi l’accoglimento dell’istanza
in quanto già recepita”.

Vladimiro Selva, Psd: “L’istanza
non può essere accettata perché, con la riforma dell’Igr in cui
sono stati inclusi tutti gli interventi in modo organico, eliminando
quelli straordinari, la questione è superata. Dovremo comunque fare
un ragionamento sulla condizione dei dipendenti della Pa, non solo
dei precari, rispetto a quella dei privati. La certezza del posto di
lavoro è un elemento di sostanziale importanza ora che molte aziende
riducono il personale o chiudono. Si dovrebbe iniziare a parlare di
chiamare a solidarietà la Pa rispetto il sostentamento di interventi
sociali e forme di contribuzione come gli ammortizzatori sociali.
Questo va discusso tra le parti”.
Denise Bronzetti,
Indipendente:
“L’intervento
non è stato confermato nell’ultima Finanziaria. Anche
il mio auspicio è che si mantenga lo stato attuale e che non sia
riproposta la decurtazione del 5% prevista per i precari. Alla luce
di quanto proposto da Selva vorrei chiarire alcuni aspetti. La
riforma della Pa ha previsto nuove norme di ingresso per i dipendenti
pubblici. Un altro auspicio è che gli interventi previsti siano
attuati, se non si procede con bandi di concorso e di selezione, e se
non si stabilizzano i posti di lavoro, è chiaro che verrà
alimentato il precariato”.
Elena Tonnini, Rete: “Il
governo aveva deciso di andare a decurtare maggiormente le fasce che
hanno meno tutele, fortunatamente questo provvedimento è stata
eliminato. L’istanza chiede però che si proceda in futuro evitando
strumenti iniqui che non servono. E’ la cittadinanza attraverso
questa istanza a richiedere il rispetto del principio dell’equità
che dovrebbe essere primario per il governo. Gli ammortizzatori
sociali sono accessibili solo a chi ha accesso al lavoro. La proposta
di allungarli non dà quindi risposte a tutti quelli che non hanno
lavoro, si aggiunge la mancanza di efficacia nella forma di
valutazione del reddito, in modo che accedano ai benefici solo chi ne
dovrebbe godere. I risultati sullo sviluppo si vedranno a lungo
termine, mentre occorre immediatamente dare risposta a chi non ha
ammortizzatori sociali e non ha lavoro”.
Andrea
Zafferani, C10:
“Sono in
parte soddisfatto e in parte amareggiato. Sono d’accordo con la
proposta di contribuire per i dipendenti pubblici di ruolo,
attraverso un piccolo sacrificio, per aiutare le persone senza
reddito. Ma lo abbiamo proposto noi due anni fa, il reddito di
cittadinanza, e ce ne avete dette di tutti i colori. Abbiamo più di
1.200 persone che sono disoccupate e non hanno ammortizzatori, ovvero
sono senza reddito. Un Paese civile non lo può accettare. Non
derubricherei questa istanza come cosa del passato, ma inviterei a
riflettere per non ripetere gli errori del passato. Se arrivano
proposte dall’opposizione inviterei a non alzare gli scudi, per poi
ripresentarle un anno e mezzo dopo. L’obiettivo è aiutare le persone
che non hanno reddito non con un fondo di solidarietà di appena 200
mila euro, ma con strumenti più efficaci. Anche da parte nostra il
voto sarà favorevole. Ma almeno sia fatto un mea culpa sull’errore
fatto da governo e maggioranza un anno fa, che hanno chiesto di più
a chi è in difficoltà ed è precario”.
Tony
Margiotta, Su
: “Ringrazio i
firmatari che ci hanno permesso di ridiscutere uno dei provvedimenti
più negativi portati avanti da questo governo e da questa
maggioranza, creando tra lavoratori con il posto fisso e precari una
disuguaglianza e un’ingiustizia. Tra i lavoratori ci deve essere
uguaglianza di trattamento e di diritti. Il principio solidaristico
deve essere trasversale, per il fondo di solidarietà l’opposizione
si è spesa più di una volta, come finanziarlo e gestirlo è oggetto
di dibattito, ma è accettato in modo trasversale. Non può essere
assolutamente finanziato solo da una categoria, né dai precari. Noi
voteremo l’istanza”.
Marino Riccardi, Psd: “L’istanza
è arrivata in ritardo rispetto agli eventi, il voto sarà favorevole
mio e del Psd perché riteniamo valga il principio che imposizioni
come quelle della Finanziaria 2013 non siano più prese in
considerazione per il futuro. Ma bisogna fare delle considerazioni:
sono d’accordo sul fatto che sia stato eliminato il taglio del 5% sui
precari, ma non anche l’1% su chi ha il posto fisso che non è
diritto di tutti. Chi lavora nel privato difficilmente può contare
sul posto fisso, solo i dipendenti pubblici hanno diritto a questo.
E’ il momento che diano il loro contributo per integrare il fondo
degli ammortizzatori sociali. E’ una proposta non solo di C10,
diversi consiglieri di maggioranza lo hanno sempre caldeggiato. E’ il
momento della solidarietà dei lavoratori”.
Alessandro
Cardelli, Pdcs:
“L’istanza
apre una riflessione su un tema che è all’attenzione della politica
da tempo e che riguarda la Pa. Voteremo sì all’istanza perché
crediamo che una decurtazione al 5% nei confronti dei precari sia
sbagliata, anche se posso capire la motivazione per cui è stata
fatta. La Pa vive una situazione completamente diversa dal privato e
la politica dovrà riflettere su questo. Personalmente condivido la
proposta di Selva, si può richiedere un contributo di solidarietà a
chi lavora nel pubblico, dei prelievi che però possono essere fatti
in modo progressivo rispetto le retribuzioni. Se vogliamo rilanciare
la Pa dobbiamo da un lato fare fabbisogno e acquisire competenze dei
giovani che mancano, e il segretario Venturini ci sta lavorando.
Insieme a questo ci sono altri provvedimenti da fare perché ci sono
sacche di privilegio e di ingiustizia rispetto al privato. Oltre la
possibilità di richiedere prelievi di solidarietà, propongo di
pagare una percentuale ai dipendenti pubblici sulla Smac. Come viene
fatto per i consiglieri. Sono riflessioni e scelte da fare prima
possibile”.
Gian Carlo Venturini, segretario di
Stato, replica:
“Confermo il
parere favorevole del governo all’istanza, il provvedimento non è
stato infatti confermato, in quanto straordinario e la richiesta
dell’istanza di fatto è superata. I tagli lineari non sono gli
strumenti per risolvere la spending review, da mesi è aperto il
confronto sulle retribuzioni, secondo l’accordo governo-sindacati
2011-2012, le nuove retribuzioni includeranno le considerazioni
emerse nel dibattito. In parallelo, è avviato da giugno il confronto
sul fabbisogno, sui numeri necessari nella Pa, e una volta concluso
si definiranno i bandi di concorso per i posti necessari”.

Istanza
d’Arengo n.8 perché l’attuale recapito dei certificati elettorali
in occasione di consultazioni elettorali e referendarie, effettuato
con raccomandata postale, venga sostituito dall’invio di avviso,
agli elettori, delle consultazioni stesse con posta ordinaria e
perché ogni elettore venga dotato di certificato elettorale valevole
per più tornate sui cui riportare relativi dati anagrafici,
elettorali, nonché annotazione di avvenuta votazione. Approvata.

Segretario
di Stato Affari Interni Giancarlo Venturini: “
Dobbiamo
tenere in considerazione il fatto che con la legge 2013 il
certificato cartaceo viene superato da quello informatico. Diamo
parere favorevole al superamento dell’istanza d’Arengo e ci
impegniamo o a provvedere al superamento delle difficoltà tecniche
evidenziate nell’istanza”.
Lorella
Stefanelli, Pdcs: “
Pochi
giorni fa è stata emanata una circolare dal d.g. Funzione Pubblica
che impone di accettare l’autocertificazione. Mi preoccupa che faccia
questo richiamo perché significa che uffici e responsabili servizi
non danno piena applicazione alla Legge emanata in passato per la
modernizzazione della P.A. Istanza d’Arengo ha la finalità di
ridurre i costi per le spese di spedizione postali dei certificati
elettorali. La strada indicata con le leggi del 2007 e del 2008
sostanzialmente è la stessa che vogliono ripercorrere gli istanti.
Istanza dunque va accolta perché è già previsto di superare il
certificato singolo cartaceo ma la finalità è comune”.
Roberto
Ciavatta, Rete: “
Favorevoli
all’istanza d’Arengo. Avevamo fatto un proposta molto simile anche
noi qualche tempo fa. Ma la maggioranza bocciò la nostra
idea”.
Franco
Santi, C10: “
Io
mi aspetto che il Segretario ci spieghi quale ostacolo intralcia la
macchina pubblica per attuare in concreto gli atti normativi decisi
in quest’Aula? E’ un problema nostro o della P.A.? Ne va di mezzo il
buon nome della Repubblica. Io auspico voto favorevole all’istanza.
Ma mi aspetto atti concreti a breve termine”.

Augusto
Michelotti, Su: “
Nell’istanza
si chiede di rinunciare alla raccomandata che ha un costo in più.
Voteremo favorevolmente all’istanza d’Arengo anche se io sono per
l’introduzione del certificato informatico”.
Valeria
Ciavatta, Ap: “
Concordo
con il fatto che questa istanza tutto sommato non chiede tantissimo.
L’ambizione che avevamo era quella di attivare una carta d’identità
che sostituisse la carta azzurra, che consentisse di rilevare dati
anagrafici senza fare l’autocertificazione e che potesse essere
avviata in occasione delle consultazioni elettorali. Purtroppo
all’epoca ci furono resistenze da parte della Pubblica
Amministrazione stessa”.
Replica
del segretario di Stato Venturini: “
Non
si tratta di volontà di non fare una cosa in virtù dell’elettorato
estero. Altrimenti se si dice così è demagogia. La legge prevedeva
questa possibilità nel 2008 e indicava come possibile soluzione
anche quella informatica. Ma con la legge del 2013 abbiamo superato
il certificato elettorale unico con quello informatico. Dato che
dobbiamo intervenire si intervenga con soluzione più rapida e snella
possibile. Si intervenga con la soluzione informatica”.
Replica
di Roberto Ciavatta, Rete:

“Il g
overno
accetta l’istanza d’Arengo nonostante non si rispetterà poi il suo
contenuto. Come a dire ‘si, ci chiedono il cartaceo ma poi noi
andremo oltre’. Nell’istanza si prevede l’invio cartaceo multiplo e
non l’invio telematico. Da oggi, fino a quando non verrà previsto
l’invio informatico (era previsto prima nel 2007 e poi ancora nel
2013 quindi temo non sarà una cosa breve), spero non si continuino a
mandare raccomandate. Condivido anche io la necessità di arrivare a
un invio telematico ma nel frattempo si faccia passo intermedio per
evitare che le complicazioni odierne si protraggano”.

Comma
10. Ratifica accordi: a) Documento di riorganizzazione UOC Cure
Primarie e Salute Territoriale
.
b)
Ratifica
Accordo P.A. / OO.SS. relativo ai criteri di assunzione del personale
animatore dei centri estivi e di eventuale personale ausiliario e
alle modalità di organizzazione del corso di formazione per gli
animatori

Francesco
Mussoni, segretario di Stato per la Sanità sul primo accordo
:
“E’ un importante documento di riorganizzazione sottoscritto da
sindacati e Iss. E’ un lavoro tecnico importante per migliorare
l’organizzazione della Medicina di base, l’ultimo risale al ’96 e da
allora la società e le malattie hanno avuto un’evoluzione. Il
progetto mira, con le medesime risorse economiche, a creare
un’organizzazione efficiente e a passare a un modello di medicina di
base proattiva, con il potenziamento del servizio domiciliare, l’uso
di tecnologia, l’allungamento degli orari ambulatori, cercherà di
dare attenzione maggiore a chi ha sostanzialmente malattie croniche.
L’accordo è chiaro, c’è stato un lavoro importante con i medici di
base che hanno sottoscritto nuovi orari, avremo un numero di medici
invariato negli ambulatori, una riduzione drastica delle sostituzioni
malattie e dei costi attraverso la guarda medica centralizzata, una
riduzione del range pazienti per medico a 1.300 persone, dagli
attuali 35 si passerà a 33 infermieri, ma con un potenziamento
dell’assistenza domiciliare che passerà a 7 infermieri dedicati con
un’elevazione importante. In parte ci sarà il potenziamento dei
servizi amministrativi, perché l’infermiera svolgerà il suo lavoro
e la gestione della prenotazione sarà lasciata agli amministrativi.
E’ un’importante sfida organizzativa che il comitato organizzativo
dell’Iss e i medici di base hanno accettato di affrontare, è un
elemento importante e da monitorare.
Obiettivo
è potenziare la vicinanza dell’assistenza sanitaria al cittadino”.

Giuseppe
Maria Morganti, segretario di Stato per la Cultura: “
I
centri estivi hanno un forte richiamo per la popolazione dei bambini
della scuola d’infanzia ed elementare. Circa mille bambini richiedono
questo servizio, nonostante nella società civile stiano nascendo
alternative che implementano l’offerta formativa dello Stato. Non ci
sono novità rispetto l’accordo sindacale. Rispetto
all’organizzazione vera e propria è stato richiesto a chi aspira di
insegnare nei centri estivi valutazioni ulteriori rispetto al
passato”.

Grazia
Zafferani, Rete
:
“Intervengo in primis sulla riorganizzazione delle cure primarie,
rispetto alla riduzione di sostituzioni, non capisco quale sarà il
criterio da seguire, questa prassi di diminuire le sostituzioni il
governo se l’è presa a carico già nella scuola e negli asili. Il
riscontro che più salta all’occhio sulle criticità sono gli
ambulatori, già aperti senza riposo settimanale. Nella mattinata del
sabato saranno presenti due soli medici dedicati alle visite urgenti,
questo potrebbe portare difficoltà. Si parla poi delle sostituzioni
dei medici di base, per le assenze programmate si renderà necessaria
una continua rotazione dei turni per coprire il servizio, che
disorienterà i pazienti. In caso di assenze non programmate sarà
presente un solo medico, lasciando sguarnito l’ambulatorio. E’ un po’
il metodo usato attualmente in Pediatria, che a mio avviso non
funziona assolutamente”.

Mariella
Mularoni, Pdcs:

“L’accordo sul personale dei centri estivi prevede l’assunzione con
alternanza dalle graduatorie della scuola d’infanzia e dalla scuola
elementare, ciò garantisce la loro professionalità”.

Tony
Margiotta, Su:

“Era necessario riorganizzare le cure primarie e la salute
territoriale dei centri sanitari. Alcune criticità che vivono i
centri sanitari sono legate alla mancanza dei medici di base, ho
esperienza nel mio castello a Serravalle, ogni medico ha come media
1800 pazienti da seguire, con l’allungamento dei tempi di attesa. Una
domanda sulla Guardia medica centralizzata in un territorio vasto
come il nostro, si pensa a un numero proporzionato ai cittadini o a
una sola?”.

Franco
Santi, C10:
“E’
positivo che si passi da un sistema di assistenza su richiesta a
intervento proattivo sul territorio, è un cambio strategico da
cogliere ed è qualificante. Detto questo, la proposta di
organizzazione del servizio ripropone comunque vecchi problemi. Si
dice che le sostituzioni devono essere in via prioritaria eseguite
attraverso risorse interne, è una disposizione in atto da oltre un
anno e ha portato diverse problematiche rispetto alla qualità del
servizio e credo rappresenti un criticità. L’accordo prevede poi che
le strutture su cui poggerà nuova organizzazione siano quelle
attuali. Anche questo è un limite”.

Gian
Matteo Zeppa, Rete:

“Nell’accordo sui Centri estivi, sono previsti requisiti in cui, se
uno studente fuori sede rientra, come sostituto, non può, se non
volontariamente, fare un corso di primo soccorso e di sicurezza e
salute. Come ci si comporta in questo caso per chi deve fare corsi
obbligatori?”.

Denise
Bronzetti, Ind.
:
“Ho un chiarimento da chiedere al segretario Morganti,
relativamente ad alcune sue affermazioni. Non ho ben colto a cosa si
riferiva quando ha detto che saranno previste nuove modalità di
reclutamento del personale in relazione ad ulteriori capacità o
titoli.

Sulla
riorganizzazione della Medicina di base: la riduzione di infermieri e
l’aumento di figure amministrative, come si conciliano i nuovi numeri
con le mansioni effettive che devono svolgere? Deve essere garantita
continuità nel rapporto medico- paziente per evitare una gestione
come in Pediatria che ha scontentato tutti”.

Massimo
Andrea Ugolini, Pdcs:
“E’ un progetto che vuole migliorare il
servizio alla cittadinanza, migliorando l’assistenza domiciliare. Va
rivista la parte amministrativa e mi viene da pensare a una serie di
servizi da potenziare, come, ad esempio, certificati sportivi non
agonistici. Con questo accordo si passa da medicina d’attesa a
medicina pro-attiva e di prevenzione”.

Mimma
Zavoli, C 10:
“L’accordo che ha presentato il segretario
Morganti, da ex addetta ai lavori, mi muove una constatazione. Il
personale impiegato all’interno dei Centri Estivi riceve una
formazione non adeguata. Nell’attività quotidiana con i bambini per
le figure nuove serve una formazione che in appena 24 ore non è
possibile ricevere”.

Elena
Tonnini, Rete:

“Sono condivisibili i principi della riorganizzazione, ma bisogna
capire come queste parole siano riempite di contenuti. Volevo
chiedere quali sono i criteri di accesso per l’assistenza sanitaria?
Non è che è questo il primo passo per il voucher sanitario? Per gli
infermieri aumenta il carico di lavoro”.

Valeria
Ciavatta, Ap:
“Gli
accordi riguardano due ambiti diversi, quello sulla riorganizzazione
credo debba essere lasciato agli organi amministrativi che rispondono
dell’organizzazione dei servizi. Diversamente quando gli accordi
riguardano costi aggiuntivi, come per quello sui centri estivi, ci
ritroviamo a discutere in Consiglio. Nell’altro caso, il Consiglio
deve ratificare l’accordo per la riorganizzazione dei centri sanitari
che si dice non preveda ulteriori costi, quindi non dovrebbe
deliberare su una materia organizzativa, ma spetta al Congresso e in
particolare all’Amministrazione. Questo è importante per attribuire
le competenze previste dalla legge e non mischiarle, non coprire
scelta dell’amministrazione, con avvallo del congresso, tramite
deliberazione del consiglio. Non vorrei fosse un precedente. Se c’è
stata una svista, pace, ormai il dibattito è iniziato, ma sia messo
agli atti. Le cose sono state separate e stabilite in virtù anche
delle competenze manageriali dell’amministrazione. L’accordo è stato
siglato dall’Iss, non dal segretario. Nel momento in cui lo si mette
all’Odg poi, solo se il congresso lo ha ratificato e non solo ne ha
preso atto. Non si consideri la procedura inficiata, ma vorrei ne
resti traccia”.

Francesca
Michelotti, Su:

“I centri estivi hanno una funzione importante per le famiglie. In
molti casi sono l’unica possibilità che i propri figli trascorrano
tempo in luoghi sicuri e piacevoli. Spero possano diventare occasioni
per imparare per esempio una lingua. Mi chiedo poi se nel tempo è
stato risolto problema grave di attrezzature giochi esterni. Sulla
riorganizzazione della medicina di base: il personale amministrativo
passa da 5 a 9 unità, mentre gli ambulatori passano da 9 a 3 è
molto difficile da spiegare. Se l’obiettivo è sanitario, perché
abbiamo bisogno di raddoppiare il personale amministrativo? Poi si
dice no al riposto infrasettimanale ma da sabato alla 13 al lunedì
mattina i medici si prendono il riposo. E’ inaccettabile. Mentre nel
frattempo la Guardia medica è su base volontaria o transitoria. A
quale logica di assistenza sanitaria si risponde? Sabato e domenica
tutti stanno bene? E che vengano previste 100 euro al mese al medico
che redige i turni è una dichiarazione di impotenza di una
organizzazione. Se un medico deve curare la redazione dei turni
fateglielo fare a rotazione e chi non lo vuole fare ceda lui 100
euro, non gli si dia un incentivo ridicolo per un’operazione cui
servono solo 5 minuti.

Ritengo
1.600 assistiti per medico sono una cifra congrua, le sostituzioni in
un segmento così importante come la salute si danno quando c’è
bisogno, non farei tante rivoluzioni”.

William
Giardi, Upr
: “L’unico intervento che posso condividere è
quello di Valeria Ciavatta. Mi chiedo perché molto spesso noi
chiediamo all’amministrazione di essere autonoma e indipendente e poi
ci troviamo in Consiglio a decidere di regolamenti interni”.

Michele
Muratori, Psd:
“La
riorganizzazione Uoc Cure primarie è di durata annuale ed è
importante la verifica trimestrale prevista per verificare pro e
contro e intervenire poi sulle problematicità. Invitiamo già il
segretario tra un anno di riferire in Consiglio.
Quello
proposto è un cambio strutturale del sistema sanitario. Sui Centri
Estivi invece il Psd non ritiene necessario intervenire”.

Roberto
Venturini, Pdcs
: “Abbiamo voluto la riorganizzazione della
medicina di base. Che ora si chiamerà unità operativa complessa.
Vogliamo cambiare radicalmente il concetto di medicina di base: non
più medicina di attesa con il medico che attende le chiamate ma una
medicina pro-attiva. Con questo accordo andremo a istituire tre front
office nei tre centri per la salute”.

Replica
del segretario di Stato Mussoni:
Interventi molto interessanti.
Effettivamente quando dirigenti e associazioni sindacali chiudono
accordi riorganizzativi il Parlamento non dovrebbe intervenire però
abbiamo pensato di portarlo in Aula ugualmente. La continuità
terapeutica ci sarà. Viene confermata l’organizzazione territoriale:
restano gli ambulatori nei castelli. Non sono stato io a seguire
direttamente le trattative di riorganizzazione sindacale. Non basta
però organizzazione serve anche cultura della prevenzione. Con
Authority abbiamo creato tavolo per l’educazione alla salute. Il
sabato pomeriggio c’è il Pronto Soccorso e la Guardia Medica
centralizzata. Non c’è un cambiamento in questo senso.

Replica
del segretario di Stato Morganti
: “Posso rassicurare il
consigliere Bronzetti. Le assunzioni avverranno secondo i canoni
classici e tradizionali. Non ci sarà nessun cambiamento in atto che
possa favorire qualcuno. Queste competenze potranno essere utilizzate
dagli organizzatori per fornire ulteriori servizi. La stragrande
maggioranza delle assunzioni vengono coperte da coloro che sono
iscritti alle graduatorie di insegnamento”.

San
Marino, 18 Marzo 2015/01

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